E poi aggiunge, incalzato dai cronisiti: «Mi chiedo se sia più importante l’automobile o il pilota. Secondo me, tutte e due le cose. La macchina ce l’abbiamo: può competere con i motori delle altre squadre. Riguardo il pilota, non ne sono convinto, non so rispondere». Ed ancora: «La Salernitana non può schierarsi con Bocalon, Rodriguez e Sprocati insieme, se vuoi giocare col tridente».
«Gatto è un esterno da 4-4-2 e nel momento del vantaggio bisognava dire agli esterni di stare più dietro e alla prima punta di tenere palla. Invece è stato sostituito l’attaccante esterno che dovrebbe giocare prima punta, cioè Bocalon».
Poi l’affondo: «Salerno è una piazza particolare, qua serve un allenatore che si isola in panchina e si fa scivolare le cose addosso. Adesso, invece, siamo preoccupati di ciò che dicono e pensano gli altri».
Chiede agli interlocutori di rispondere a due domande semplici-semplici. «Pure i bambini ci arrivano», dice Lotito. Eccole, in rapida sequenza. «Chi è più forte, Radunovic oppure Adamonis? Direi proprio Adamonis eppure non gioca. Lo ha fatto dopo l’infortunio a Radunovic. Rossi è forte o è scarso? Mi pare forte. Dunque perché non gioca?».
Fin qui Lotito a fine gara. In nottata Fabiani tesse i rapporti che poi il summit societario di queste ore dovrà ratificare. Colantuono l’ha spuntata su Stellone, Drago e Di Carlo. 55 anni, romano, nell’ultima stagione al Bari e seguito nei giorni scorsi anche dal Pescara dovrà, nelle intenzioni, risollevare le sorti del club.