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Sterling mai rapinato, parla la moglie: “Bufala, i giornalisti non capiscono l’inglese”

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Dal Corriere della Sera Bruce Sterling rapinato a Napoli: «Qui meglio girare con la pistola»Lo scrittore era con la moglie quando è stato avvicinato da un uomo armato. Da qualche giorno in città per una lezione all’Università: «Di questa parte d’Italia conosco il passato e l’immondizia».

Questo quello che pubblica la principale testata giornalistica nazionale. Notizia ripresa a catena da tutti gli altri. Ma i fatti non stanno così.

Chi è Sterling. Lui è uno scrittore di fantascienza, forse uno dei più celebri, fra i “padri” del cyberpunk insieme con William Gibson: dalla metà degli anni Ottanta, Bruce Sterling ha firmato capolavori come l’antologia “Mirrorshades”, “La matrice spezzata” o, proprio insieme con Gibson, “La macchina della realtà”.

In questi giorni, se cercate il suo nome su Google troverete una storia che lo riguarda. Una specie di racconto breve, che come tutti i racconti ha un fondo di verità, ma poi parla di qualcosa che non è mai accaduto. Perché Bruce Sterling non è mai stato rapinato a Napoli, come invece ha scritto il Corriere della Sera alle 8.06 dell’8 dicembre 2017 e in seguito hanno riportato pure Fanpage e Libero, con toni altrettanto allarmistici.

La smentita della moglie di Sterling
A smentire tutto, senza tanti giri di parole, è stata la moglie dell’autore, Jasmina Tesanovic, con un lapidario «tutte balle» postato su Facebook nella notte fra venerdì e sabato, spiegando che:
– Sterling non è stato rapinato;
– la vittima del furto è stata lei;
– si è trattato di uno scippo (del portafogli) e non di una rapina;
– né lei né il marito sono stati minacciati con la pistola (come invece sostengono alcune ricostruzioni).

“Tutte balle – scrive la moglie di Sterling, scrittrice, giornalista e regista serba – Bruce non ha mai detto questo perché non è successo a lui ma a me, uno scippo minore. Ma anche in polizia volevano che lui, il maschio, entrasse con me per fare la denuncia, nonostante il fatto che non parli l’italiano e che non fosse lui la vittima”.

“Insomma – prosegue la Tesanovic, nota attivista femminista – una donna non può nemmeno essere scippata con il suo vero nome e cognome”. “E Napoli – prosegue – non c’entra, tutta Italia è cosi! Con i giornalisti che non capiscono l’inglese ma si nutrono di scandali e di celebrità”. Insomma, avrebbero raccolto e tradotto male le parole di suo marito.

Ma la moglie di Sterling prosegue e aggiunge che la peggiore rapina della sua vita l’ha subita sì in Italia, ma non a Napoli bensì nella città in cui vive: Torino.

 

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