Ispezione a sorpresa allo stir di Battipaglia del M5S con i senatori Andrea Cioffi e Paola Nugnes, il deputato Angelo Tofalo e il consigliere regionale Michele Cammarano. Alle 10 di questa mattina i parlamentari e i senatori del Movimento 5 Stelle, esercitando poteri ispettivi e di controllo, hanno preteso di entrare a verificare il ciclo dei rifiuti all’interno dello stir di Battipaglia, chiedendo anche l’intervento dei carabinieri per far fronte alla perplessità del personale. “Abbiamo fatto quello che avrebbero potuto fare molti altri senatori e deputati utilizzando il tesserino – ha spiegato il deputato Angelo Tofalo – Siamo andati a verificare. Noi riteniamo sia nostro dovere affrontare le situazioni di criticità del territorio di cui siamo responsabili accertandoci con i nostri occhi delle notizie che diffondiamo, per continuare a lavorare nella giusta direzione”. Il consigliere regionale Michele Cammarano stringe sulla società di gestione: “Ecoambiente vive un momento molto precario: ha oltre 3 milioni e mezzo di debiti e numerosi indagati. Su cosa si è orientati per la gestione futura? Un dato interessante – sottolinea Cammarano – è che non abbiamo rilevato alcun cattivo odore. Se è vero che un impianto pubblico è sottoposto a maggiori controlli, si applichino severi verifiche anche ai privati”. Si sofferma sull’iter procedurale la senatrice Paola Nugnes, componente della Commissione Ambiente e della Bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, puntualizza: “Fino ad ora abbiamo seguito l’iter tracciato dagli atti dell’Arpac, poi dall’ingiunzione della Regione, e dell’Aia a Novembre. Siamo interessati a capire come si colloca il progetto dell’impianto di compostaggio visto che qui, all’interno dello stir, si lamenta l’insufficienza di capannoni per il trattamento dell’umido oltre determinate quantità”. Il senatore Andrea Cioffi conclude: “Questa visita ha confermato l’errata programmazione della Regione. L’obiettivo è produrre un compost di qualità, che possa essere davvero riutilizzato in agricoltura e derivante da un impianto aerobico. Andrebbero invece potenziate le piccole compostiere di comunità. Ovviamente allo stato attuale la situazione è semplice: monnezza era e monnezza rimane”.