Tra le opere in programma rientrano un Pozzo a Camerota nella frazione di Licusati ed un Pozzo a San Giovanni a Piro dei quali beneficerà una vasta area che interessa i centri attualmente serviti dall’acquedotto del Faraone, tra cui Torre Orsaia, Roccagloriosa, Camerota capoluogo, San Giovanni a Piro capoluogo, Celle di Bulgheria, Centola, Pisciotta, Ascea. Detti interventi si vanno ad aggiungere al Pozzo realizzato a Sanza durante il mese di agosto dei cui vantaggi stanno usufruendo già dallo scorso settembre, il comune presso cui è ubicato l’impianto, nonché i centri abitati di Caselle in Pittari, Morigerati, Sicilì, Santa Marina.
E ancora, a fine estate è entrato in funzione l’impianto di sollevamento di Capitello, con relativa premente, che, come noto, ha alleviato gli effetti della scarsità idrica nei comuni di Santa Marina, Ispani capoluogo e frazione San Cristoforo, Vibonati.
I centri abitati del Golfo di Policastro e di parte del Vallo di Diano hanno giovato inoltre di importanti interventi di rifunzionalizzazione e di miglioramento dell’affidabilità degli impianti in modo da rendere ancor più efficiente il servizio.
Più a nord, invece, effetti positivi sulla erogazione del servizio idropotabile saranno garantiti dal potenziamento dell’impianto di potabilizzazione del Paino di Ascea, che, soprattutto nel periodo estivo, serve una consistente fetta di utenza, dislocata lungo la fascia che va da Casal Velino, Pioppi, Acciaroli, Mezzatorre, Montecorice fino a Vallo Scalo ed Omignano Scalo.
Consac sta lavorando strenuamente ormai da diversi mesi per la realizzazione di interventi strategici che consentiranno, entro la prossima primavera, di risolvere quasi del tutto il problema dell’approvvigionamento idrico, particolarmente sentito negli ultimi mesi, a beneficio delle popolazioni del Cilento, del golfo di Policastro e di parte del Vallo di Diano.