Il campionato, molto equilibrato e all’insegna della mediocrità resta apertissimo. La Salernitana non si è ancora ritagliata un ruolo. Una squadra che ad oggi, volontà e determinazione a parte non è né carne né pesce. Toccherà al mister in queste tre giornate al termine del girone d’andata e poi durante la lunga sosta dare una identità tecnica e tattica ad una squadra modellata troppo, nell’ultimo periodo sui pareri della proprietà che non su quelli di Alberto Bollini. Sull’esonero del mister di Poggio Rusco Fabiani si è preso tutte le responsabilità del ribaltone.
«Bisognava cambiare – ha detto il Ds che poi ha aggiunto – . Mi sento il garante di questo progetto, devo portare avanti una società e ho ritenuto necessario l’esonero di Alberto Bollini. Ho preso io questa decisione, avallata dai patron Claudio Lotito e Marco Mezzaroma. Bollini era un uomo di fiducia di Lotito e chissà che non possa tornare a esserlo in altre vesti, magari di nuovo a Formello, di sicuro non più a Salerno dove qualcosa si è “rotto”.
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