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Colantuono porta subito in dote l’entusiasmo

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L’ingaggio di Stefano Colantuono ha sortito già un primo risultato. Il curriculum dell’allenatore romano ha riacceso l’entusiasmo attorno ai granata. Entusiasmo sceso ai minimi storici nelle ultime giornate con il crollo in occasione di Salernitana – Perugia con appena 7100 spettatori. Il segnale dato dalla società con la scelta di un tecnico a 5 stelle, è la prima volta che accade nell’era Lotito – Mezzaroma dove sulla panchina si sono alternate più scommesse che certezze, rappresenta non un punto d’arrivo ma di partenza. Se all’ingaggio di Colantuono seguiranno a gennaio investimenti seri e mirati allora si potrà concretamente dire che il club sta viaggiando in una direzione ambiziosa. Diversamente, invece, ci troveremo di fronte all’ennesima occasione persa.

Il campionato, molto equilibrato e all’insegna della mediocrità resta apertissimo. La Salernitana non si è ancora ritagliata un ruolo. Una squadra che ad oggi, volontà e determinazione a parte non è né carne né pesce. Toccherà al mister in queste tre giornate al termine del girone d’andata e poi durante la lunga sosta dare una identità tecnica e tattica ad una squadra modellata troppo, nell’ultimo periodo sui pareri della proprietà che non su quelli di Alberto Bollini. Sull’esonero del mister di Poggio Rusco Fabiani si è preso tutte le responsabilità del ribaltone.

«Bisognava cambiare – ha detto il Ds che poi ha aggiunto – . Mi sento il garante di questo progetto, devo portare avanti una società e ho ritenuto necessario l’esonero di Alberto Bollini. Ho preso io questa decisione, avallata dai patron Claudio Lotito e Marco Mezzaroma. Bollini era un uomo di fiducia di Lotito e chissà che non possa tornare a esserlo in altre vesti, magari di nuovo a Formello, di sicuro non più a Salerno dove qualcosa si è “rotto”.

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