Fino al 1990 è stato uno dei pilastri del liceo classico Tasso, dove ha insegnato latino e greco. La sua carriera professionale subì un’interruzione a causa di incomprensioni con la dirigenza. «Mio padre – spiega Gabriele – fu il primo a inserire il metodo dei quiz interdisciplinari e a chiedere ai suoi studenti di valutare i docenti».
In tanti questa mattina a Pastena presso la chiesa di Gesù Redentore per rendergli l’ultimo affettuoso saluto. « Io e i miei fratelli Lucio e Giancarlo abbiamo un sogno: che siano in tanti a partecipare ai suoi funerali. E siano soprattutto gli ex alunni ai quali papà era legato da un rapporto quasi di padre e figlio», aveva confessa sui social il giflio Gabriele.
«Resta come testimonianza delle sue innovative intuizioni un libro auto prodotto, “Stulte, stude” – confida Gabriele – una sorta di Google all’incontrario in cui da alcuni ritratti, ce ne sono un’infinità, bisogna risalire all’identità dei personaggi citati.
Caro Professore,quanti ricordi,quanta nostra gioventù Lei porta via,quanti uno meno meno,quanti aneddoti delle ore di latino e greco,i memorabili giorni della prima occupazione di una scuola a Salern-il mitico liceo De Santis di via Capone-con Italo D’Elia,Michele Santoro,Mimmo Vetromile,Mario Amatruda,Enzo Fasano,Salvatore Miccio e co i professori Smaldone e Virtuoso,tra gli altri.Ma nei cuori di noi alunni di un tempo lontano,permettemi,e lei sorriderà,resterà sempre l’epigrammista Fileta di Cos.-Americo Montera
Grazie, Professore. Indimenticabili i suoi foglietti dattiloscritti e fotocopiati per la traduzione all’impronta! E la sua frase ” Il vocabolario è vostro nemico! ” … Altri tempi. E forse altra scuola.
Non ho potuto essere presente in chiesa, ma un pezzo del mio cuore sarà sempre con lei.