«Ci è stato assicurato che l’impianto è all’avanguardia e collegabile in rete con altre strutture. Il punto è che l’Amministrazione non ha ancora idea di che cosa ne vuole fare, se darlo a una società, a un ente di gestione o stipulare volta per volta delle convenzioni. Certo è – sottolinea Cammarota – che è una struttura produttiva importante e, tra l’altro, anche il terrazzo potrebbe essere usato per dei concerti con una sessantina di sedute. È chiaro che la struttura è autonoma, ma è collegata al Conservatorio. Quello che è da decidere è la moneta commerciale e qui credo che sia necessaria un’evidenza pubblica e su questo elemento porrò l’accento».
A dirlo il presidente della Commissione trasparenza, Antonio Cammarota, in una intervista al quotidiano La Città che aveva lanciato la campagna sull’apertura dell’Auditorium di via de Renzi. La mega struttura costata 10 milioni di fondi europei con tre sale: la principale da 325 posti e le altre due da una settantina di posti a breve sarà inaugurata.
I ritardi sarebbero da imputare in una a problemi legati all’accatastamento ed alla sostituzione, nella sala principale, di alcune sedie con delle poltrone più ampie e comode. Operazione che ha inciso sul ritardo dell’apertura e che porterà a sacrificare almeno una cinquantina di posti a sedere. «