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Migranti: sindaci campani, sì ad accoglienza ma equità

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Raccontano la loro esperienza i sindaci campani.

E ognuno, la situazione dei migranti nelle loro aree, la fotografa in maniera diversa.

Lo fanno in occasione della sigla, oggi a Napoli, di un protocollo d’intesa tra il ministro degli Interni Marco Minniti e 265 sindaci della Campania (il 70% del territorio) per l’accoglienza dei richiedenti asilo. “Non è vero che con questo protocollo si toglie lavoro ai nostri cittadini.

Anzi è esattamente il contrario sempre di più nel segno del riscatto che parte dalla cultura – sostiene il primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris – Rifugiati e migranti possono contribuire alla ricchezza economica dei nostri territori non sottraendo lavoro a nessuno”. “Del grande capitale umano che sta contribuendo al riscatto di Napoli – ha aggiunto – fanno parte tutti coloro che qui vivono, ovviamente condividendone diritti e doveri.

Con questo protocollo si pone fine alla creazione di luoghi che possono diventare bombe sociali come è stata in città piazza Garibaldi”. “I sindaci specie nei Paesi e nelle cittadine sono le istituzioni di prossimità più accessibili e spesso sono esposti alle attese e alle pretese di tutti, oggetto di denigrazione, denuncia e polemica, intrappolati nella giungla della burocrazia e dalla cronica mancanza di risorse”, ha detto il sindaco di Benevento, Clemente Mastella.

Il primo cittadino sannita ha sottolineato la necessità che l’accoglienza si coniughi con l’integrazione “per evitare che la soglia di scontento delle popolazioni approdi nei populismi”. Il sindaco di Avellino, Paolo Foti, ha invece ricordato che in provincia di Avellino sono sistemati 2600 migranti, cifra “ben superiore rispetto alle quote di assegnazione”. “Servono – ha aggiunto – equità ed omogeneità nei trasferimenti.

La realtà irpina non si è mai sottratta alle richieste pervenute dalla Prefettura, abbiamo sempre lavorato per l’accoglienza, ma deve essere razionale e organizzata”. Dai sindaci l’auspicio che ci sia “un monitoraggio continuo sulla gestione”. Per quanto riguarda il territorio del Casertano, il primo cittadino di Caserta, Carlo Marino, ha ricordato che su quel territorio è presente “lo Sprar più grande del Paese.

Noi – ha proseguito – abbiamo sempre lavorato per l’accoglienza e l’inclusione che riteniamo un’opportunità”. Ma se molti territori campani accolgono i migranti, la città di Salerno con il suo porto è il primo approdo.

“Sul nostro porto – ha ricordato il sindaco Vincenzo Napoli – avvengono gli sbarchi e la macchina messa in moto funziona e riduce al minimo la permanenza sulla banchina ma bisogna fare in modo che ci sia una sicurezza percepita”.

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