Lo scopo dell’evento è stato quello di sostenere due associazioni operanti nell’Istituto minorile di Nisida: la cooperativa sociale “Nesis – Gli amici di Nisida” e la onlus “Monelli tra i fornelli”. Con la cifra raccolta di 10.307 euro, che aumenterà nei prossimi giorni grazie ad altre cospicue donazioni già annunciate, saranno acquistati un forno per la cottura delle ceramiche e un forno da pasticceria da installare nei laboratori collocati all’interno della struttura penitenziaria.
La serata di beneficenza, nata dalla grande generosità e sensibilità dei magistrati salernitani, non sarebbe stata possibile senza la fondamentale collaborazione del Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno. Gli ospiti hanno contribuito con una libera offerta, ma è ancora possibile supportare le due associazioni attraverso bonifico bancario.
“Ancora una volta la musica ha fatto il miracolo – ha affermato il Procuratore Capo della Repubblica di Salerno Corrado Lembo – questo ponte tra l’arte dei musicisti e i ragazzi del Nisida ha aperto i cuori di tutti i presenti. Noi ci abbiamo messo energia e sentimento, voi, con la vostra generosità avete reso questo successo possibile”.
Protagonisti del Concerto le eccellenze artistiche del Conservatorio salernitano, che hanno coinvolto gli spettatori in una serata emozionante, dall’alto e forte valore sociale. L’Orchestra Sinfonica “Giuseppe Martucci” di Salerno, diretta dal Maestro Massimiliano Carlini, docente di Esercitazioni Musicali e Direzione D’Orchestra e Direzione d’Orchestra e di Fiati presso il “Martucci” ha eseguito uno spettacolo emozionante e coinvolgente. Ad accompagnarlo il Coro del Conservatorio “Martucci” diretto dal Maestro Ciro Visco.
“Saluto con grande affetto tutti coloro che hanno già contribuito e che contribuiranno a rendere questo periodico appuntamento una tradizione che possa continuare a essere coltivata nel tempo”. Così l’Onorevole Gennaro Migliore, Sottosegretario alla giustizia con delega alle Carceri, ha commentato dal palco della Sala Truffaut il grande successo della terza edizione del Concerto Natalizio della Procura della Repubblica di Salerno. “Mi piace pensare che tutti voi sappiate che dietro una grata di una cella non c’è soltanto un numero – prosegue – ma una persona in carne ed ossa. Questa persona, che sia adulta o minorenne, sta espiando una pena per degli errori commessi nella propria vita. Questo mi fa pensare a Papa Francesco, quando concluse la celebrazione dei Giubileo dei carcerati nel 2015, domandandosi quando incontrava i detenuti: “Perché è successo a lui e non a me?”
“Ciascuno merita una seconda occasione e di essere reinserito nella società – prosegue l’Onorevole Migliore – e il nostro compito è fare in modo che ci siano le condizioni affinché questo avvenga. Ringrazio la direzione del Nisida, tutti gli operatori della Polizia Penitenziaria, chi si impegna quotidianamente per stare accanto a queste persone, che hanno da dare e non solo da avere: il vostro gesto, questa sera, non è solo beneficenza, bensì un investimento sul futuro”.
“Chi conosce il valore della libertà, dopo averla persa, riesce a reinserirsi nella società, anche impedendo che altri commettano i loro stessi errori – conclude il Sottosegretario – e pensare di “buttare la chiave”, come ipotizza qualcuno, è un doppio errore, umano e sociale. Una persona che incontra lo Stato per la prima volta, dopo essere stato arrestato, deve sapere che sta incontrando una seconda occasione. Non bisogna solo invitare a comportarsi bene, bisogna offrire delle opportunità concrete. Chi ci crede avrà dalla propria parte le istituzioni. Saremo sempre dalla parte di coloro che investono sul futuro, per una giustizia che non giudica ma costruisce una società più equilibrata, giusta e sicura”.
Un’iniziativa lodevole che contribuisce a portare avanti il valore della solidarietà, come afferma la Dott.ssa Iside Russo, Presidente della Corte d’Appello: “L’Italia è un paese aperto all’accoglienza e alla comprensione, e questo concerto crea le condizioni concrete per garantire l’inserimento dei detenuti nel mondo del lavoro. In questo modo viene garantito il valore rieducativo della pena. Se non ci impegniamo e attiviamo per creare le condizioni affinché i detenuti possano reinserirsi nella società, la pena rieducativa resta solo un principio astratto”.
“E’ una chance per l’intero territorio – aggiunge il Prefetto di Salerno, il Dott. Salvatore Malfi – ed è il segno tangibile di come puntare sui ragazzi, sui giovani, possa portare a traguardi impensati. Sono orgoglio di essere qui per gridare con forza che gli italiani sono un popolo straordinario”.
Grande emozione sul palco anche per il direttore Giffoni Experience, Claudio Gubitosi, da tre anni a supporto di questa pregevole iniziativa: “Dal 2015 abbiamo fatto rete insieme lavorando fianco a fianco – afferma – e vogliamo continuare a farlo. A nome di tutto il team del Giffoni Experience, voglio ringraziare di cuore la Procura della Repubblica di Salerno e il Conservatorio “G. Martucci”. Questa sala è piena ogni giorno di tanti giovani, ed è ai ragazzi che si sono esibiti questa sera che rivolgo il mio applauso: siete stati bravissimi”.
“E’ il terzo anno che abbiamo sposato questa iniziativa della Procura dalla grande valenza sociale – afferma il Presidente del Conservatorio “G. Martucci”, Aniello Cerrato – e credo sia fondamentale per la crescita del territorio attraverso la cultura, in questo caso grazie alla musica”.
Nel corso della serata è intervenuto anche il Giudice Minorile Vincenzo Starita: “La delinquenza minorile è cambiata molto in questi anni – ha spiegato – soprattutto nelle realtà del Mezzogiorno. Dobbiamo affrontare problematiche profondamente diverse rispetto a quelle di anni fa. I ragazzi commettono errori anche per ragioni come la noia e la mancanza di stimoli più costruttivi. Abbiamo un compito delicatissimo, invertire questa passione negativa, offrendo dei progetti di vita alternativi. Iero ero al Maxxi a Roma per visitare una mostra, e c’erano esposte foto di ragazzi provenienti da tutto il mondo, tutti accomunati da situazioni di delinquenza. La più bella era quella di un ragazzo napoletano, che ritraeva una bicicletta rossa in una strada di periferia. La didascalia scelta dal ragazzo era stata: “Si può cambiare”. Ritengo che questa didascalia sia il senso dell’attitvità di tutti coloro che lavorano all’interno degli Istituti, e che sono chiamati ad aiutare questi ragazzi a cambiare”.
Per il Direttore dell’Istituto minorile di Nisida, Gianluca Guida, “la giustizia non si fa solo giudicando e condannando, ma soprattutto recuperando e ricucendo il rapporto tra le persone, rapporto che il reato molte volte ha strappato e ferito gravemente. Abbiamo bisogno di creare un’alleanza nuova tra lo Stato e i ragazzi che hanno sbagliato. Quando si giudica da spettatori spesso ci si lava le mani. Non basta affidare questo onere alla giustizia, ai giudici, alla Procura: se vogliamo realizzare una giustizia vera, reale, bisogna rimboccarci le maniche, proprio come abbiamo fatto questa sera insieme”.
Presente anche il Presidente di Confindustria e della Camera di Commercio di Salerno, Andrea Prete: “La Procura, che tiene sempre alta la bandiera della legalità, offre questa ulteriore opportunità di vicinanza, e credo che sia un gesto straordinario, che sotto le festività natalizie ha un valore ancora maggiore”.
“Le istituzioni sono vicine ai cittadini – aggiunge il Presidente della Camera Penale di Salerno, l’Avvocato Michele Sarno – e creano fiducia e sicurezza, come con questa manifestazione, che è una chance di riscatto importante per tutti quei ragazzi che hanno avuto delle difficoltà. Siamo qui per trasmettere a questi giovani che possono farcela”.
La cooperativa sociale “Nesis – Gli amici di Nisida” è un’organizzazione nata per migliorare le condizioni economiche, sociali e formative di adolescenti e ragazzi che si trovano in condizioni difficili. Per questo motivo lo scopo dell’associazione è quella di fornire gli strumenti utili per ottenere, da adulti, un’occupazione lavorativa stabile. Portando all’interno dell’Istituto Penale per i Minorenni di Nisida maestri ceramisti e volontari, Nesis fornisce ogni pomeriggio a giovani detenuti ed ex-detenuti corsi di formazione. L’obiettivo è quello di coinvolgere un numero sempre maggiore di ragazzi, creando collaborazioni con enti e società che possano acquistare i prodotti da loro realizzati.
“Monelli tra i fornelli” è un’associazione nata nel 2015 da un’idea di Giuseppe Lavalle, un cuoco che da 40 anni lavora nell’Istituto di recupero di Nisida, e che grazie all’aiuto di tre figure professionali che lavorano nei settori di sala e pasticceria, cerca di trasmettere l’amore e la passione per la ristorazione, di comunicare l’importanza del lavoro di gruppo e di aiutare ragazzi che hanno smarrito la strada giusta a formarsi come operatori del settore.
Chiunque lo desiderasse può effettuare una donazione, devolvendo il proprio contributo con bonifico bancario deducibile fiscalmente a:
Nesis Cooperativa Sociale
IBAN: IT72T0335303400000000004076
Banca del Sud S.p.A.
Causale: DonazioneLiberale – Concerto Natale 2017
Procura Salerno – Laboratorio Ceramica
Monelli tra i fornelli ONLUS – La cucineria di Nisida
IBAN: IT58N0335901600100000140805
Banca Prossima S.p.A.
Causale: DonazioneLiberale – Concerto Natale 2017
Procura Salerno – Laboratorio Pasticceria
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