Di questa somma, 228mila euro comprendono, oltre al cachet della Mannoia – si legge su La Città -, i servizi di cantieristica, quelli per la commissione provinciale di vigilanza, l’allestimento del palco coperto, l’impianto di audio, luci e backline, i generatori, le transenne antipanico e l’allestimento dei camerini.
A questa somma si aggiungono 16mila euro di compenso per Serena Autieri, scelta dall’amministrazione comunale quale madrina della manifestazione (le spese di vitto e alloggio sono a carico dell’organizzazione, mentre quelle di viaggio sono comprese nel cachet) e 65.850 euro per la stampa dei manifesti, il servizio fotografico, l’orologio digitale, il noleggio dei bagni chimici, le spese per il materiale di stampa, il servizio di vigilanza antincendio, le spese dei diritti Siae e imprevisti vari.
La somma finale a cui si arriva è 309.850 euro, che sarà spalmata su tre capitoli dell’esercizio finanziario 2017 in blocchi da 24.500 euro, 256mila euro e 20.350 euro. La giunta comunale, si legge nell’apposita delibera, ha dato l’ok, in considerazione del fatto «che la manifestazione rappresenta uno straordinario momento di socializzazione teso ad evitare l’isolamento delle persone nelle case e negli alberghi e che la stessa si è imposta come uno strumento di grande richiamo turistico ed immediato ritorno economico ed occupazionale per le numerose attività commerciali del centro storico».