Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che aveva incontrato Diele nel carcere di Fuorni dove era detenuto raccogliendo “la testimonianza di un uomo distrutto dal dolore e desideroso solo di fare qualcosa per la famiglia della vittima e di pagare per quanto aveva fatto”.
“Ricordo che mi disse che la droga non c’entrava perché aveva provocato l’incidente perché s’era fatto distrarre dallo smartphone che non funzionava bene” ha aggiunto Borrelli sottolineando che “era apparso sinceramente pentito e di certo quelle parole non avevano nulla a che fare con quanto sta succedendo ora, con il tentativo di ricorrere a cavilli di ogni tipo per arrivare alla fine della carcerazione preventiva e, addirittura, al riconoscimento del concorso di colpa per avere una pena più mite”.
“Mi trovo coinvolto in questa vicenda perché, nel corso di un’ispezione nel carcere, ebbi modo di parlare con Diele e, quindi, ho deciso di dare la mia disponibilità a raccontare quel che mi disse Diele evidenziando quindi la disparità con quanto dichiara in queste ore” ha concluso il consigliere regionale dei Verdi.