Lo lancia, in vista del Natale ,il Consorzio di Tutela dell’eccellenza campana, che dopo aver effettuato un’intensa attività di monitoraggio, ha segnalato all’Ispettorato centrale per la qualità e la repressione delle frodi agroalimentari (Icqrf), il 20% delle inserzioni pubblicate su internet in tutto il 2017, reagendo inoltre con la diffusione di un vademecum antitruffe che vale per ogni tipo di acquisto.
L’allerta arriva all’indomani dell’approvazione della relazione conclusiva delle attività da parte della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione presieduta da Mario Catania, in cui si sottolinea la necessità di interventi volti a regolamentare il settore dell’e-commerce.
In cifre, emerge che quest’anno sono stati effettuati 887 controlli su internet, di cui 583 sui grandi player mondiali dell’e-commerce: sul totale degli annunci valutati come irregolari, e pertanto portati al vaglio dell’Icqrf che sta svolgendo ulteriori accertamenti, il 55% è stato pubblicato su Alibaba, il 36% su E-bay, e l’8% su Amazon.
I giganti del web tuttavia hanno sottoscritto accordi di cooperazione con l’Icqrf per avviare, in modo fattivo e soprattutto in tempi rapidissimi, le procedure di contrasto a usurpazioni ed evocazioni dei prodotti agroalimentari a marchio Dop, a tutela del “Made in Italy”, attraverso il blocco immediato degli annunci irregolari.
“L’e-commerce – commenta il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo – è un canale di vendita molto importante e in costante crescita, che non va demonizzato ma nemmeno preso alla leggera, perché richiede un supplemento di verifica. Il nostro vuole essere un invito per un Natale sicuro ai consumatori, che devono prestare la massima attenzione all’acquisto via internet, dove vengono offerte mozzarelle di ogni tipo spacciate per bufala campana Dop”.
Per Stefano Vaccari, Capo Dipartimento dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi del ministero delle Politiche agricole, “il sistema dei controlli messo in atto dall’Italia sulle vendite on line è intenso ed efficace.
La cooperazione con E-Bay e Alibaba, insieme al Consorzio di Tutela, ha dato ottimi risultati. Così infatti i consumatori hanno la possibilità di restituire il prodotto che non è ‘originale’, segnalandoci le contraffazioni”. Tre i punti indicati nel vademecum del Consorzio, per far riconoscere l’autentica mozzarella di bufala campana Dop.
In primis, la Mozzarella di Bufala Campana Dop, per legge, deve essere sempre posta in vendita solo confezionata all’origine, inoltre ogni confezione deve riportare le seguenti indicazioni, ovvero il nome completo della denominazione “Mozzarella di Bufala Campana” e il logo della denominazione e il logo arancione del marchio europeo Dop, il numero di autorizzazione del caseificio, che può essere verificato sul portale www.mozzarelladop.it dove sono riportati tutti i produttori certificati.
Solo così si può essere certi che si tratti di un prodotto autentico. Se poi la confezione è una busta annodata, deve essere presente un sigillo di garanzia, apposto dal produttore. Per gli acquisti via web, inoltre, bisogna stare attenti anche al prezzo di vendita, al netto delle spese di spedizione. Un prezzo troppo basso, inferiore ai 10 euro al chilo (tranne per periodi limitati di promozione) deve subito far scattare il campanello d’allarme.