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Contursi Terme, testimone di legalità: “Abbiamo vinto noi”

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Questa mattina, al Senato, è passato in via definitiva il disegno di legge sui testimoni di giustizia. Venerdì scorso, il Comune di Contursi Terme, attraverso l’assessore alla Cultura, Gerarda Forlenza, aveva partecipato, a Padula, all’incontro di presentazione del libro “Abbiamo vinto noi”, in cui vi è la storia drammatica di Ignazio Cutrò, testimone di giustizia del nostro Paese. In quelle pagine e soprattutto nel racconto diretto di Cutrò, che ha perso la propria impresa e rischia la vita ogni giorno per aver detto no ai ricatti, ai soprusi, alle intimidazioni, vi è la storia di quanti vivono una condizione terribile. Dopo questo incontro, tenutosi nella casa museo di Joe Petrosino, con l’assessore alla cultura di Padula, Filomena Chiappardo, al segretario comunale Francesco Cardiello, al Presidente dell’associazione Joe Petrosino, Vincenzo Lamanna, è partito un forte appello affinchè questa legge fosse approvata. Il Comune di Contursi, quale paese testimone della legalità, come lo è Padula per le iniziative che sta mettendo in piedi, con la casa museo Joe Petrosino e con un progetto molto interessante sulla legalità che vede protagonista il Liceo “Pisacane” ed il Comune, ha sposato in pieno l’iniziativa, facendola propria ed arricchendola. Per questo, da Contursi, Comune dove vi è un bene confiscato alla criminalità, oggi nella disposizione del Comune, il Parco delle Querce, che vede in corso un programma di ricostruzione degli immobili, l’appello al ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, affinchè la legge fosse approvata.
Un segno tangibile, affinchè questo via libera potesse costituire un braccio forte dello Stato, insieme alle azioni dei Comuni, delle comunità, delle persone come Cutrò, che ogni giorno si battono per la legalità, che ogni giorno costruiscono azioni positive per il rispetto delle regole, che con coraggio hanno denunciato e vivono una vita sempre in pericolo per se e le proprie famiglie. L’approvazione, infatti, non era scontata, per i tanti emendamenti inseriti nel disegno di legge licenziato dalla Camera a marzo scorso.
Anche dalle nostre Comunità, da Contursi Terme, come da Padula, unite fortemente da un sentire comune, l’appello a votare questa legge. Un appello oggi ascoltato. “Proseguire in questo cammino è un dovere di tutte le istituzioni – dice Gerarda Forlenza, assessore alla Cultura di Contursi, a nome dell’intera amministrazione, guidata dal sindaco, Alfonso Forlenza – Il nostro cammino, come Comune di Contursi Terme è iniziato da tempo, prosegue anche insieme ad altri centri, con l’incontro di comunità e di luoghi dove i percorsi si intrecciano, com’è stato con Padula. Più siamo, più ci uniamo, più forti saremo per sconfiggere le illegalità, per creare una cultura della legalità sempre più forte, per sensibilizzare verso temi importanti per i quali mai abbassare la guardia”.
La legge è passata quasi all’unanimità, 179 sì e nessun voto contrario, né astenuti. Un si trasversale, che dà il senso dell’unione dello Stato e del Paese. “Oggi la mafia ha perso, sono state le prime parole pronunciate proprio da Cutrò – dice ancora Gerarda Forlenza – Condividiamo in pieno questa vittoria, grande vittoria dello Stato che è per noi, Comuni piccoli e di frontiera, un segno di forza e soprattutto di coraggio ad andare avanti”.
Attraverso questa legge, finalmente si riconosce nel nostro Paese lo status del testimone di giustizia. Finora il programma di protezione di questa figura era arbitrario e spesso accomunato a quello dei collaboratori di giustizia, cioè mafiosi e testimoni erano equiparati. Un assurdo che, a distanza di tanti anni viene eliminato.
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