È stata deposita ieri la sentenza di primo grado con rito abbreviato del gup Renata Sessa .
Per la donna, residente nel comune Picentino, il Pubblico ministero Elena Guarino, aveva chiesto la condanna a sei anni di reclusione.Ora la donna è in carcere mentre la 12enne vive in una casa famiglia assieme alla sorellina di pochi mesi sottratta alla madre proprio per paura che potesse farle del male.
La 12enne si è costituita parte civile così come ha fatto il Comune di Pontecagnano. La madre, 31enne, era stata arrestata alla fine di gennaio scorso in esecuzione diun ordine di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Salerno, Stefano Berni Canani, su richiesta del sostituto procuratore Elena Guarino con l’accusa di prostituzione minorile.
Le intercettazioni poste in atto da giugno a settembre 2016, hanno fatto emergere che la donna aveva sfruttato, e comunque organizzato, la prostituzione della figlia adolescente conducendola con se ad appuntamenti finalizzati al compimento di atti sessuali ed offrendola ripetutamente ad un 80enne dal quale riceveva in cambio modeste somme di denaro (dai 5 ai 15 €uro).
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