Con il Natale, il cielo è sceso sulla terra: Dio si fa uomo, l’Eterno entra nel tempo, l’Onnipotente si fa povero, l’Altissimo diventa piccolo, il Forte si fa debole, il Creatore si fa creatura, il Figlio di Dio si fa uno di noi, l’”Emmanuele”, il Dio con noi.
Da quel momento in poi, la storia è per sempre contrassegnata dall’amore e dalla tenerezza di Dio per l’umanità.
Il nostro mondo, pur progredito in tanti campi, è turbato, purtroppo, da molti problemi e difficoltà. Dinanzi all’egoismo, all’individualismo e all’indifferenza che inquinano e abbrutiscono la nostra società, la presenza del Signore illumina le menti offuscate, trasforma i cuori induriti e comunica sentimenti di solidarietà, fraternità e ospitalità.
Con la liturgia diciamo: “Vieni Signore, noi ti attendiamo! Abbiamo bisogno della tua vicinanza!”
Natale sia per tutti l’evento determinante di un rinnovato incontro con Gesù.
Accogliamo il Santo Bambino nel nostro cuore e nelle nostre famiglie e potremo, così, sperimentare la pace e la gioia, nonché un’accresciuta fiducia per trasfigurare il nostro mondo.
Il mio augurio per il Santo Natale e per un sereno Anno Nuovo, giunga a tutti, in particolare a coloro che vivono un momento di sofferenza o di tristezza dovuta alla malattia, alla povertà e all’incomprensione.
Orazio Soricelli Arcivescovo