Il co patron parla anche del modulo (il 4-2-3-1 ndr): «Non si tratta di modulo, ma di far scendere in campo una squadra quadrata e determinata. Lo spartito tattico spesso è vincente se viene applicato con successo in funzione dell’avversario. Resto del parere che questa squadra è stata costruita per attuare tutti gli schemi: toccherà all’allenatore scegliere quello più adatto a seconda delle circostanze».
Lotito che ha detto di non essere soddisfatto degli attuali 26 punti in classifica. Poi bacchetta la squadra e l’atteggiamento psicologico: «La Salernitana non sempre scende in campo con la stessa ferocia agonistica. Se hai fame mangi. Altrimenti resti digiuno o magari ti sbranano. Se pensi che hai già vinto alla fine rischi, come è successo tante volte a noi, di restare a bocca asciutta».
Sul mercato di riparazione ma anche sullo sfoltimento della rosa dice: «A gennaio vedremo di fare quello che necessita, ma prima ancora dovremo occuparci di quelli che andranno via. Ci sono giocatori in rosa che hanno fatto il loro tempo e vedremo come fare per collocarli altrove. Rosina? Io non ho fatto nomi e non intendo farne. Dico solo che non possiamo giocare con un uomo in meno, come spesso accade o è accaduto. Chi scende in campo deve dare il massimo ed anche di più».
Infine sugli obiettivi: «Non certo quelli di metà classifica dove ci ritroviamo adesso. Play off? Mai mettere limiti alla provvidenza. Siamo in clima natalizio e nonostante la giornata granata con il Foggia l’Arechi non sia stata un belvedere».
Sulle voci di una possibile cessione della Salernitana Lotito aggiunge: «Non so chi è che mette in giro queste cose. Dico però che nella vita c’è sempre un inizio e una fine e per evitare che sia una fine ineluttabile c’è sempre bisogno di amore ed affetto reciproci…»