Ieri mattina in Procura sono stati ascoltati la mamma ed il papà di Alessandro per la cui morte sono state aperte due inchieste, una interna al Ruggi e l’altra penale, per accertare eventuali responsabilità di chi ha avuto in cura il ragazzino.
I periti dovranno ricostruire tutta la vicenda, iniziata il 23 dicembre quando il ragazzo fu portato dalla madre con mezzi propri al pronto soccorso. Il 13enne era stato dimesso in condizioni generali buone con codice verde per una presunta allergia alla tachipirina.
Sul referto stilato alle 23.05 (orario nel quale era stato dimesso) si leggeva che “il ragazzo dopo l’assunzione di tachipirina ha presentato difficoltà respiratorie edema della lingua e del labbro inferiore. Condizioni generali buone. Apiressia. Microcefalia scoliosi. Paziente vigile ed orientato.
Al torace MV fisiologico. Addome piano trattabile OI nei limiti. Faringe iperemico lingua umida”. La cura prescritta prevedeva l’assunzione di cortisone per tre giorni e delle gocce antistaminiche (si legge su La Città oggi in edicola).
Dopo due giorni, il giovane era stato però colpito da un’altra crisi, col nuovo ricovero d’urgenza al pronto soccorso del “Ruggi”, dove gli esami clinici riscontrarono valori glicemici di gran lunga superiori alla norma. Da qui, sarebbero poi sopraggiunti i problemi cardiaci che avrebbero provocato tre infarti, di cui l’ultimo, mercoledì mattina, risultato fatale.
I genitori della piccola vittima (la mamma Tiziana e il papà Fabio) si sono rivolti all’avvocato Federico Conte che ha già nominato – come medico legale di parte – la dottoressa Marianna Longo. Inoltre il direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria, Giuseppe Longo,che si è detto vicinissimo alla famiglia del piccolo Alessandro e al loro atroce dolore, ha immediatamente istituito una commissione interna presieduta dal direttore medico di presidio dottor Angelo Gerbasio, volta ad acquisire ogni elemento utile a tutela della famiglia della giovanissima vittima nonchè dell’operato dei medici e, soprattutto, della verità dei fatti.