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Aniello Salzano su Il Mattino: «Un tour de force raggiungere l’Arechi»

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Tutti sanno che il dottor Pasquale Errico è il Questore di Salerno, mentre pochi sanno che l’Arch. Mimmo Di Maio è l’Assessore al traffico (è probabile però che neanche lui lo sappia !). Cosa hanno in comune questi due illustri signori ? Assolutamente niente, se non una frequentazione, come leggiamo sui giornali, alla vigilia delle partite di calcio che si disputano all’Arechi. E i cittadini di Salerno vanno in ambasce quando appunto apprendono che i due si incontrano.

Il duo Errico-Di Maio pare abbia stretto una solida alleanza che sembra avere un preciso intento: rendere difficile ai tifosi della Salernitana raggiungere lo stadio, e poi ancora più complicato tornarsene a casa. Il loro piano è ormai a buon punto. Richiede ancora un altro piccolo sforzo e l’operazione stadio-irragiungibile sarà completata, gettando nello sconforto più cupo soprattutto il Presidente Lotito.

Infatti ce la stanno mettendo tutta, proprio tutta: i tifosi prima o poi dovranno arrendersi, dovranno capire che non vale la pena sottoporsi ad un tour de force per raggiungere l’Arechi. Che forse è meglio vedere le partite in TV, semmai in compagnia di fidanzate, mogli, figli, genitori e parentado vario invece che avventurarsi verso lo stadio.

I due guardiani, che vegliano sulla pubblica sicurezza e sulla mobilità cittadina, non si lasciano sfuggire occasione per complicare la vita a tutti: oltre che ai tifosi, ai commercianti, agli automobilisti e a chiunque abbia voglia di mettere piede a Salerno in coincidenza delle partite. E meno male che l’Arechi non è nel cuore della città, altrimenti disagi enormi e danni maggiori sarebbero scaturiti dalle decisioni fin qui adottate.

Ormai è assodato che i due conoscano soprattutto un verbo: chiudere !

Infatti in occasione delle partite, anche se arrivano solo 100 tifosi ospiti, chiudono strade, sottopassi, metropolitana e, nelle vicinanze dello stadio, i centri commerciali, palestre e cinema.

In cielo volteggiano uno o due elicotteri e in terra i containers formano la solita muraglia d’acciaio. Insomma la città deve apparire sotto assedio. Il vero capolavoro però è la chiusura della metropolitana: questo è il paradosso insopportabile che nessuno comprende e giustifica.

Quella che è stata pensata per favorire la mobilità in città, puntualmente chiude quando deve servire. C’è una folla che vorrebbe utilizzarla ? Si arrangi, raggiunga lo stadio con mezzi propri. Chi nel passato ha immaginato che la metropolitana potesse finalmente risolvere gli ingorghi e il caos del prima e del dopo-partite è rimasto deluso. Insomma a Salerno si verifica il contrario di quanto avviene nelle altre città, dove la metro funziona a pieno regime, e con corse supplementari, in occasione appunto delle partite di calcio.

Così a Napoli, a Milano, a Roma e dovunque c’è un servizio di metropolitana. Non a Salerno! Il questore si difende e puntuale dichiara: lo richiedono motivi di sicurezza e di ordine pubblico. Sarà in parte pure vero, ma ormai nessuno più ci crede, perché c’è una evidente esagerazione in quello che viene fatto a Salerno rispetto alle misure prese in tante altre realtà.

L’assessore al traffico intanto cosa fa ? Semplicemente niente ! Lui, rubando un’espressione cara al Governatore De Luca, sembra un turista svedese. Eppure, impegnandosi appena un po’, una cosa semplice e facile avrebbe potuto farla: rispolverare il piano traffico degli anni passati, quando allo stadio pur recandosi 30-40mila persone non si verificavano i disagi e il caos di oggi. Non l’ha fatta purtroppo, né si preoccupa di farla. Avrebbe davvero rischiato, a sua insaputa, di risolvere un problema !

Aniello Salzano

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