La storia va avanti da 3 anni da quando Marco sta lottando per il riconoscimento del suo diritto alla paternità, diritto costantemente calpestato da quando, appena sei mesi dopo la nascita del bambino, la moglie lo lasciò, andando via con il figlio e innescando una serie di incomprensioni nei confronti dell’ex coniuge sotto processo con l’accusa di stalking nei riguardi dell’ex moglie che è sua volta a giudizio per mancata esecuzione di un provvedimento emesso dal giudice concernente l’affidamento di minori.
Così, ieri, l’uomo che dallo scorso ottobre stava aspettandola sentenza che avrebbe dovuto modificare il diritto di visita che stabilisce che gli incontri tra padre e figlio possano avvenire solo presso la struttura dei servizi sociali del Comune di Castel San Giorgio, si è incatenato davanti al tribunale.
È dovuta intervenire la polizia e, intorno alle 11.30 è stata finalmente notificata al suo legale la sentenza, firmata il 28 dicembre, che disciplina gli incontri tra padre e figlio. Il 37enne potrà incontrare il proprio bambino due volte a settimana non più solo presso i servizi sociali ma anche all’interno di una ludoteca. Intanto, il giudice ha disposto un’altra udienza per l’8 febbraio ed in quella sede farà nuova istanza per vedere il bambino liberamente.