E’ da allora che la Salernitana del resto stenta a ritrovare la bussola e con essa anche i gol. Da quella sfida in poi i granata non hanno mai segnato più di una rete a partita, eccezion fatta per la gara di Chiavari con l’Entella, vinta pere 2-0. Fino alla partita di Cesena, tra l’altro, erano arrivate con una certa costanza anche le reti delle punte, Bocalon, Rodriguez e Rossi, che da dopo quella partita non sono più finiti nel tabellino dei marcatori, ad eccezione dell’ex dell’Alessandria, andato a segno contro il Perugia. Il reparto avanzato della Salernitana non ha avuto un trascinatore nella fase iniziale di campionato, anche perchè non sempre gli attaccanti sono stati impiegati con continuità e ciò ha inciso pure sul rendimento.
Il bottino di reti granata aveva potuto contare, però, fino alla metà del girone di andata sull’apporto delle punte, che avevano discretamente inciso. Rodriguez ha segnato quattro reti, Rossi tre, Bocalon sei (Coda nella sua prima stagione in granata, dopo 21 giornate di gol ne aveva siglati quattro). Alle loro tredici marcature va aggiunto poi il bottino di Sprocati, che è andato a segno in cinque occasioni, ma è anche stato lontano del rettangolo di gioco per varie settimane.
La maggior parte dei gol, però, come detto, risale alla prima parte del girone di andata, poi c’è stata una brusca frenata, da quando la Salernitana ha iniziato ad incassare senza reagire. E’ dal gioco espresso nelle ultime settimane che tecnico e società dovranno riflettere su come e dove intervenire per rompere quel digiuno che, sostanzialmente, è iniziato da qualche giornata. C’è da riflettere anche sui vari sistemi di gioco impiegati dalla Salernitana e su come sono stati utilizzati gli attaccanti fin qui, per evitare di rendere vano anche l’ipotetico approdo di una “punta esperta”.
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