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Inneggia a Mussolini su Facebook, docente di Sarno nella bufera

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Polemiche il post Fb di una docente di Sarno di un noto plesso elementare a ridosso del centro, inneggiante al fascismo.

L’iniziativa ha scandalizzato alcuni genitori che hanno segnalato il comportamento della prof e chiesto dei provvedimenti ai dirigenti scolastici.

Oltre al post legato alla ideologia fascista, vi è anche un commento fatto diventare social proprio dalla condivisione in cui l’educatrice mette a paragone il fascismo con la democrazia. La pagina da cui è partita la condivisione si chiama “FascismoBenito Mussolini”.

Polemiche in una città che aveva tolto la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e per cui il sindaco Giuseppe Canfora aveva sottolineato come si trattava del “mandante dell’assassinio di Giovanni Amendola”, che non poteva essere celebrato.

Sull’argomento è intervenuto anche l’Onorevole Edmondo Cirielli

“La sinistra ipocrita e il pd, a corto di argomenti concreti per la prossima ma sopratutto per nascondere cinque anni di fallimenti, continuano a rincorrere i fantasmi del passato, come nel nel caso dell’insegnante Maria Rita Pagliarulo dell’istituto Borgo di Sarno, colpevole ai loro occhi  di aver postato su Facebook un post che riporta i successi di  Benito Mussolini”: è quanto dichiara in una nota, Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli di Italia.

“Il vero totalitarismo è chi cerca di criminalizzare la docente per avere semplicemente condiviso sui social un messaggio storico che non vuol dire certo ignorare o assolvere il Fascismo dalle sue colpe . Peraltro  –  spiega in deputato di Fdi – l’insegnante certo non ha utilizzato il proprio ruolo per imporre  idee politiche”.

“Il popolo salernitano è abbastanza intelligente per non cascare nell’ennesima trappola del pd deluchiano e della sinistra che provano a spostare il confronto della prossima campagna elettorale dai problemi veri, disoccupazione, crisi , corruzione e clientelismo ,dell’industria e povertà delle famiglie italiane, che affliggono l’Italia mascherando cinque anni di disastri in ogni campo. Scuola compresa” conclude Cirielli

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