Quella che poteva rappresentare per Odjer, tormentato lo scorso anno dalla pubalgia, la stagione del riscatto e della definitiva consacrazione sta invece passando sotto traccia. Il “bobcat”, come lo soprannominò proprio Mezzaroma, impressionato dalla grinta che un ragazzo così piccolo fisicamente riusciva a mettere in campo su ogni pallone, ha svolto tutto il ritiro con mister Bollini ma poi ha faticato ad imporsi.
Fin qui Odjer ha raccolto 12 gettoni di presenza, ma in campo ha trascorso solo 502 minuti, venendo chiamato in causa solo in 4 circostanze nell’undici titolare e subentrando 8 volte ad un compagno. Nelle gerarchie di Bollini prima e di Colantuono poi Odjer è parso indietro rispetto ai vari Minala, Ricci e Signorelli tanto che a novembre ha totalizzato appena 25 minuti in campo, nell’unica gara in cui è stato chiamato in causa (in corso d’opera).
Situazione analoga a dicembre, quando ha raccolto 39 minuti (nell’ultima gara dell’anno, a Palermo). Il calciatore che, dopo aver contributo alla salvezza dei granata il primo anno, sembrava addirittura un predestinato, per il quale s’erano interessati anche club di categoria superiore ed esteri, ha fatto insomma più di un passo indietro. Anche la sua carriera, però, rischia una brusca frenata. Ed è per questo motivo che l’entourage di Odjer, comunque legato al club granata fino al 2020, starebbe iniziando a guardarsi attorno.
Considerando la cifra sborsata per prelevarlo dal Catania, però, è difficile immaginare che Lotito possa avallare una sua partenza a titolo gratuito. Se ci fossero società interessate al ghanese, dovrebbero discutere con la proprietà di aspetti economici. Rispetto ad un anno fa, la valutazione di mercato di Odjer è in calo, ma di certo il club granata prenderebbe in considerazione solo offerte vantaggiose da un punto di vista economico e, di questi tempi, non è facile trovare club disposti a mettere sul piatto denaro contante.