Quattro giorni di tavole rotonde, dibattiti e approfondimenti sul rapporto tra poesia e teologia, in cui si confronteranno relatori provenienti da tutta Italia e dal resto d’Europa. È questo il tema del Convegno internazionale organizzato dal Dottorato in Ricerche e Studi sull’Antichità, il Medioevo e l’Umanesimo, Salerno (RAMUS) su “Poesia teologica e teologia poetica. Testi e contesti. Antichità, Medioevo, Rinascimento”, che si terrà dall’8 all’11 gennaio, presso l’Università degli Studi di Salerno.
Il Ramus si caratterizza per essere l’unico dottorato in Italia a proporre un percorso specialistico di formazione e ricerca sul patrimonio culturale e storico greco e latino dell’Antichità, del Medioevo e del Rinascimento. Una delle peculiarità del dottorato, che coinvolge il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo Salernitano, è la sua natura interdisciplinare, proponendo una percorso di studi che abbraccia tutte le diverse scienze umanistiche. Il Dottorato prevede due curriculum: uno in Scienze filologiche e storiche dell’Antichità e del Medioevo, di cui è responsabile il prof. Paolo Esposito; l’altro in Filosofia, scienze e cultura dell’età antica, tardo-antica, medievale e umanistica, di cui responsabile il prof. Armando Bisogno. Abbiamo chiesto al Prof. Giulio d’Onofrio, ordinario di Storia della filosofia medievale e coordinatore del dottorato, di illustrarci quali sono gli obiettivi e le caratteristiche del Convegno.
“Nel corso dell’iniziativa, giovani dottorandi, dottori di ricerca e docenti, tutti legati al percorso di studi del Dottorato Ramus – spiega il professore – discuteranno su come nel corso del pensiero antico, medievale e rinascimentale alla poesia e alla figura del poeta si sia spesso assegnato il compito di esprimere la verità più alta possibile, quella relativa al divino. Da sempre, filosofi e scienziati si sono interrogati sul senso ultimo delle proprie ricerche, sul principio all’origine di quell’universo da essi faticosamente indagato, arrivando spesso a concludere che le loro discipline, umane e razionali, non potevano essere in grado di avvicinare il principio del reale, divino ed eterno”.
Scandito da 63 interventi, divisi in 5 sessioni parallele e 2 sessioni plenarie, il programma del convegno proporrà un’esauriente trattazione di questi temi, attraverso un approccio spiccatamente interdisciplinare: filologi, archeologi, storici, paleografi, filosofi ed esperti di letteratura greca e latina guideranno gli ascoltatori in un’affascinate indagine sul valore assegnato alla poesia e al poeta in lungo arco temporale, da Omero fino a Vico.
“I lavoro saranno inaugurati – spiega ancora il prof. d’Onofrio – dal Rettore Prof. Aurelio Tommasetti, dal delegato del Rettore ai dottorati prof. Placido Neri e dalle Direttrici dei Dipartimenti coinvolti, prof.ssa Mariagiovanna Riitano e Rosa Maria Grillo. Tra i relatori la prof.ssa Paola Volpe, che terrà una lectio magistralis sugli Inni omerici, e i professori Onorato Grassi, Presidente della Società Italiana per lo Studio del Pensiero Medievale, e Giuseppe De Gregorio, responsabile della Sezione di Filologia, Letteratura e Storia dall’Antichità al Medioevo del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno”
Un’occasione di confronto per la comunità accademica dell’Ateneo salernitano e una conferma della validità della formazione altamente specialistica impartita dal Dottorato Ramus.
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