Alcuni dei nostri militanti ed iscritti opportunamente vestiti da Befana hanno depositato una “calza” sotto l’albero di Natale insieme a dei “pacchi dono”e successivamente hanno regalato agli studenti e alle studentesse presenti “Lo statuto dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti” ed hanno distribuito ai cittadini presenti un volantino.
Sia il testo di quest’ultimo sia gli slogan scritti sui “pacchi regalo” e sulla “Calza” hanno toccato i temi caldi della scuola. Dalla richiesta di abrogazione della legge Buona Scuola, fino ad arrivare all’abrogazione dell’ alternanza scuola-lavoro. A tal proposito ricordiamo l’infortunio avvenuto il 24 dicembre scorso a uno studente in alternanza scuola – lavoro in cui si feriva gravemente mentre, purtroppo, l’artigiano che lo “ospitava” ha perso la vita (fonte:http://bologna.repubblica.it/cronaca/2017/12/24/news/ravenna_un_morto_sul_lavoro_ferito_con_lui_un_ragazzo_in_alternanza_scuola-lavoro-185101404/). Dobbiamo anche aggiungere che tale “disgrazia” non è la prima e non sarà neanche l’ultima per come è organizzata e concepita l’ alternanza scuola-lavoro. Perché non è che sfruttamento a costo zero senza nessun tipo di formazione e con una assenza totale di qualità.
La nostra contrarietà l’abbiamo sempre accompagnata con la richiesta della NON obbligatorietà dell’alternanza scuola lavoro e CON , certi e severi, controlli etici sulle aziende UNITAMENTE alla applicazione dei diritti dello Statuto delle studentesse e degli studenti.
È per noi inammissibile che si trasferiscano centinaia di ore dalla formazione, al lavoro gratuito. Che siobblighino gli studenti a spostarsi dalle scuole alle aziende (dalle quali intanto contestualmente si licenziano i lavoratori), immettendo nei fatti nel mercato del lavoro un milione e mezzo (dicasi 1.500.000) di persone che forniscono manodopera gratuita.
Con l’alternanza Scuola – Lavoro prevista e resa obbligatoria dalla cosiddetta “Buona Scuola”, la formazione è esclusivamente un allenamento al lavoro gratuito e precario, per di più, obbligatorio per accedere all’esame di maturità. Un’imposizione padronale da svolgere nelle grandi catene da EatItaly a Zara attraversando i McDonald’s, e, come succede, nella città di Salerno essere impiegati come guida turistica nel grande evento delle luci, o nel settore della ristorazione.
Comunicato Giovani comunisti Salerno