Colantuono è chiamato a lavorare su due fronti, ovvero quello tattico e quello caratteriale. Il ritiro di Cascia servirà proprio a questo. Forgiare lo schieramento più affidabile ed idoneo agli elementi in organico e smussare i troppi angoli spigolosi che, all’interno dello spogliatoio ed anche fuori, hanno creato più di un imbarazzo, purtroppo anche a livello di immagine. Se il gruppo riuscirà a seguire il neo mister e la società interverrà con decisione per rinforzare soprattutto l’attacco potremmo assistere ad un girone di ritorno da protagonisti. In caso contrario c’è il rischio di avvitarsi su se stessi e farsi prendere dalla depressione. La Salernitana deve tornare a galla e per farlo non ha bisogno di primattori a caccia di piazze dove guadagnare e svernare. Ha necessità di avere in organico uomini, prima ancora che calciatori in grado di apprezzare il valore della maglia che indossano.
Salernitana attesa da un calendario come le montagne russe
Un calendario come le montagne russe: ad una discesa corrisponde una salita con la Salernitana che affronterà Venezia, Ternana, Carpi, Pescara, Pro Vercelli, Spezia e Parma nella prima parte del girone di ritorno. Calendario che non fa sconti alla squadra granata chiamata a reagire immediatamente dopo il doppio ko. I primi tre mesi dell’anno rappresenteranno un bel banco di prova per saggiare le ambizioni della squadra granata e la bontà degli interventi effettuati nel mercato di riparazione. Si tratta, insomma, di sette gare che potrebbe dire tanto sulle reali prospettive e possibilità di una squadra che ad oggi è più vicina alla zona rossa che non a quella play off
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