Tanti gli avventori dalla provincia di Salerno, soprattutto provenienti dal Cilento, ma anche turisti di fuori regione come la Puglia. “Siamo sempre più felici d’aver riproposto a Salerno un evento del genere – commenta il direttore artistico Domenico Spena – Il weekend dell’Epifania è stato un vero e proprio successo che gratifica tutti gli sforzi organizzativi compiuti finora”.
Il percorso espositivo, che si snoda tra le monumentali arcate del quadriportico del Museo Diocesano, è composto da otto gruppi scultorei realizzati da quattro artisti internazionali, tra i migliori scultori della sabbia esistenti al mondo: Rodrigo Ferreira (Portogallo), Ferenc Monostori (Ungheria), Udo Ulrich (Germania) e Aaron Ojeda (Spagna).
L’esposizione è una rilettura contemporanea della tradizione presepiale meridionale, in cui intenzionalmente gli artisti hanno tenuto fuori la consueta struttura stilistica presentando una serie di opere che intendono denunciare la frenetica commercializzazione che ha mortificato la spiritualità stessa della festività del Natale. Ma non solo. Ispirandosi all’enciclica papale “Laudato sì”, la mostra vuole indurre il visitatore a una responsabile riflessione sulla condizione di salute dell’ambiente e della natura. Condizione fragile, così come delicata è la scultura in sabbia, la cui principale poesia risiede nel fatto stesso di non resistere al tempo.
La manifestazione ha anche un cuore solidale: aderisce, infatti, a “Bella Sempre” il progetto di raccolta fondi promosso dalla Fondazione della Comunità Salernitana onlus, Cna Salerno e Inner Wheel Club Salerno a favore delle donne malate di cancro.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 14 gennaio tutti i giorni dalle 9:00 alle 13:00 / dalle 15:00 alle 19:00; mercoledì solo di pomeriggio dalle ore 15 alle 19; sabato apertura continuata 9:30-22:00.
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