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Nocera, camorra e voto di scambio per le comunali: un arresto

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Inchiesta sul voto di scambio durante le ultime elezioni amministrative che si sono svolte a Nocera Inferiore.

I carabinieri del Ros, in collaborazione con quelli del comando provinciale di Salerno e su delega della Procura distrettuale Antimafia, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una persona. Inoltre, sono state effettuate perquisizioni e sequestri nei confronti di altri nove indagati e una perquisizione di atti presso gli uffici del Comune di Nocera Inferiore.

Questa mattina i carabinieri del Ros hanno arrestato Antonio Cesarano, ex vice sindaco. Era già indagato nella stessa vicenda che l’estate scorsa portò in carcere l’ex consigliere comunale Carlo Bianco, il boss Antonio Pignataro e il candidato al consiglio comunale Ciro Eboli, tutti e tre ancora in stato di detenzione, e Luigi Sarno, poi rilasciato. I militari hanno anche perquisito alcuni uffici del municipio e la casa di Bianco. L’inchiesta, denominata “Un’altra storia”, è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno.

L’indagine denominata «Un’altra storia» era già culminata nel dicembre 2016 con l’esecuzione di un provvedimento nei confronti di 3 distinti gruppi criminali attivi nel territorio nocerino, tra i quali quello capeggiato dai fratelli Michele e Luigi Cuomo, mentre ad agosto 2017 sono state arrestate 4 persone tra le quali l’ex consigliere comunale Carlo Bianco e Antonio Pignataro, storico affiliato alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo e transitato nel cartello criminale «Nuova Famiglia».

IL COMUNICATO UFFICIALE DEI CARABINIERI. Nella mattinata odierna a Nocera Inferiore i Carabinieri del R.O.S., in collaborazione con quelli del Comando Provinciale di Salerno, su delega di questa Direzione Distrettuale Antimafia, hanno dato esecuzione ad un’operazione di Polizia Giudiziaria procedendo a notificare un ‘ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto ritenuto, responsabile del reato di SCAMBIO ELETTORALE POLITICO – MAFIOSO (416 ter c.p.). Sono state, altresì, eseguite perquisizioni e sequestri nei confronti di altri 9 indagati ed una acquisizione di atti presso gli uffici del Comune di Nocera Inferiore.

L’ulteriore provvedimento cautelare personale, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Salerno, scaturisce dalla pregressa e complessa attività investigativa coordinata da questa D.D.A. e condotta dal R.O.S. dei Carabinieri.

Le attività costituiscono la naturale prosecuzione di una precedente fase investigativa, convenzionalmente denominata “UN’ALTRA STORIA” , culminata:

– al principio dello scorso dicembre 2016 con l ‘esecuzione, in Nocera Inferiore, di un provvedimento custodiale nei confronti dei componenti di tre distinti gruppi criminali armati operanti in quel territorio e dediti alla commissione di una pluralità di delitti. Tra questi, il gruppo capeggiato dai fratelli CUOMO, Michele e Luigi;

– nella seconda decade del mese di agosto 2017 con l’esecuzione, in Nocera Inferiore, di un provvedimento custodiale nei confronti di 4 persone ritenute, a vario titolo, responsabili dei reati di ASSOCIAZIONE A DELINQUERE DI STAMPO CAMORRISTICO, SCAMBIO ELETTORALE POLITICO – MAFIOSO, CORRUZIONE ELETTORALE, ESTORSIONE, VIOLENZA PRIVATA Nella circostanza era messa in evidenza la figura di PIGNATARO Antonio, storico affiliato alla “N.C.O.” di Raffaele CUTOLO, transitato poi nel cartello criminale denominato “NUOVA FAMIGLIA”, il quale avvalendosi di EBOLI Ciro (cognato di Luigi CUOMO), nonché di SARNO Luigi e di altri sadali, era dedito:
• a rivendicare e promuovere sul territorio, attraverso atteggiamenti camorristici, il proprio carisma criminale;
• a rivendicare la propria egemonia territoriale anche nei confronti di omologhe consorterie operanti nei comuni limitrofi, come dimostrato in occasione della spedizione organizzata ad Angri finalizzata a far desistere un creditore dal riscuotere la somma di denaro che gli doveva essere corrisposta da un conoscente dello stesso PIGNATARO;

• ad assicurarsi solidi rapporti di natura politica nell’amministrazione pubblica di Nocera
Inferiore, al fine di garantirsi tornaconti personali per sé ed i sadali.

In tale contesto, pmiicolare rilevanza assumeva l’accordo di scambio politico-mafioso . concluso tra PIGNATARO Antonio ed i suoi sodali con il consigliere comunale, in carica fino al giugno 2017, BIANCO Carlo, eletto all’epoca nella lista “RIFORMISTI”, facente pmie della maggioranza amministrativa di Nocera Inferiore, retta, all’epoca, dal sindaco Manlio TORQUATO. Lo scambio elettorale politico mafioso è stato così ricostruito:

BIANCO Carlo, candidato al consiglio comunale di Nocera Inferiore in occasione delle elezioni amministrative dell’11.6.2017, accettava da PIGNATARO Antonio la promessa di procurargli voti mediante avvalimento della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento ed ometià che ne deriva, promanante dal carisma criminale di quest’ultimo, dalla sua storica appartenenza alla NCO Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo, alla sua riconosciuta fama di pluriomicida, al suo attuale ruolo di capo della associazione di stampo camorristico, in cambio della erogazione della utilità, rappresentata dal cambio di destinazione urbanistica di un fondo ubicato nelle vicinanze delle proprietà della diocesi di Nocera Inferiore, sul quale doveva essere realizzato un edificio da destinare a mensa Caritas, rispetto alla cui edificazione si registrava un diretto interessamento e coinvolgimento dello stesso PIGNATARO, di EBOLI Ciro, di CESARANO Antonio, questi ultimi con lo specifico compito di fungere da tramite fra il summenzionato consigliere comunale ed il capo del sodalizio criminoso, ristretto agli arresti domiciliari in espiazione pena per ragioni di salute, dovendo evidenziare che, in conseguenza delle dirette sollecitazioni di BIANCO Carlo, in data 16.5.2017 la Giunta Comunale di Nocera Inferiore adottava l’atto di indirizzo ai funzionari comunali propedeutico alla variante al Puc, coinvolgente il terreno sopra indicato.

In cambio della suddetta utilità il PIGNATARO ed i sadali, per il tramite di CESARANO Antonio, garantivano al BIANCO un pacchetto di almeno 100 (cento) voti, promesso in occasione delle elezioni amministrative del giugno 2017, nelle quali il suddetto consigliere comunale uscente Bianco si era candidato nella lista “MODERATI PER TORQUATO”, di appoggio al sindaco Manlio TORQUATO.

Nel caso di specie veniva ricostruito il ruolo assunto da CESARANO Antonio rispetto alla consumazione del reato in disamina, infatti questi fungendo da collante tra PIGNATARO, EBOLI e BIANCO, costituiva, di fatto, il trait d’union tra questi ultimi e la Pubblica Amministrazione.
Si rammenta che l’indagato BIANCO Carlo ebbe ad adempiere alla propria prestazione promuovendo l’adozione della delibera di Giunta di cui sopra.

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