Con i suoi 12.123 chilometri sarà questo il volo più lungo dei cinque anni di pontificato di Papa Francesco. A salutare sottobordo il Santo Padre il commissario straordinario di Alitalia Luigi Gubitosi mentre, ad accompagnarlo durante il viaggio, un equipaggio formato da quattro piloti (con circa 15mila ore di volo ciascuno) e nove assistenti di volo.
Il supervisore delle attività di bordo sarà il comandante Andrea Gori, direttore operazioni volo, capo di tutti i piloti e assistenti di volo di Alitalia. Gori, 56 anni, bolognese di nascita e romano d’adozione, sposato, due figli, è un appassionato di sport e in particolare di calcio che gioca a livello dilettantistico. Insieme a lui il comandante e capopilota Boeing 777, Nicola Marchioli, 54 anni, romano, coniugato, già pilota di alianti, appassionato di viaggi nei deserti e dello studio della geografia.
A completare la cabina di pilotaggio i primi ufficiali Thomas Angelina, 44 anni, comasco, coniugato, un figlio, pilota anche di idrovolante, appassionato di architettura e cucina; e Aldo Cagnoli, 50 anni, romano, sposato con una collega assistente di volo, un figlio, già impiegato nel servizio antincendio su Canadair, due lauree in sociologia e scienze nautiche e aeronautiche e cultore della materia in storia delle religioni etniche. Come sempre, a coordinare il servizio di bordo Rino Anastasio, amalfitano d’origine e ravellese d’adozione, che in passato ha volato anche con San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI nei cinque continenti
Con Papa Francesco, oltre alla delegazione pontificia, viaggeranno i rappresentanti della stampa italiana e internazionale. Presente a bordo anche il team Alitalia dedicato ai voli speciali. Dopo una settimana di viaggio, il rientro a Roma è previsto per le 14.15 (ora italiana) di lunedì 22 gennaio.
Fin dal 1964, in occasione del primo volo in Terra Santa di Paolo VI, Alitalia è la compagnia di riferimento della Santa Sede per i Viaggi Apostolici all’estero. Quello in Cile sarà il 168esimo volo papale Alitalia.
Tra i momenti fondamentali del viaggio in Cile e Perù l’incontro con le popolazioni mapuche cilene e in particolare la Messa che il Papacelebrerà a Temuco, in Cile mercoledì 17 gennaio per i popoli indigeni della regione. Leggendo il messale delle celebrazioni in America Latina, in una delle preghiere dei fedeli si pregherà per il popolo mapuche- in lotta in Cile e in Argentina per la salvaguardia della propria identità – con queste parole: “Dio onnipotente ed eterno, ti preghiamo per i nostri popoli indigeni e in particolare per il nostro popolo mapuche, perché fedele alla sua cultura e alle sue tradizioni, contribuisca con la sua sapienza ancestrale al vero sviluppo della nostra regione”.
Mentre in Perù, uno degli incontri principali del viaggio in Sud Americasarà a Puerto Maldonado: lì papa Francesco per la prima volta entrerà in contatto con le comunità dell’Amazzonia: alle 10 di venerdì 19 gennaio dopo i saluti previsti, il Papa riceverà anche espressioni di affetto dall’infanzia missionaria e dai leader indigeni. Verso le 11 ci sarà l’atteso incontro con le comunità native. Papa Francesco ascolterà le comunità e rivolgerà loro un messaggio di incoraggiamento, solidarietà e speranza.
Fonte IlVescovado.it