L’allerta arriva dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza che ha inviato una circolare a tutte le Questure d’Italia per invitare le forze di polizia sul territorio a segnalare immediatamente eventuali sequestri o ritrovamenti di questo tipo di pistola.
Al Dipartimento non parlano di allarme, né al momento dalle forze di polizia degli altri paesi europei sono arrivate segnalazioni specifiche in merito che riguardino il nostro paese, ma non nascondono che sulla questione c’è una particolare attenzione: è fin troppo evidente, ragionano gli analisti, che una simile arma potrebbe interessare – e molto – centinaia di estremisti sparsi per l’Europa, ma anche la stessa criminalità organizzata. Un’arma così facilmente occultabile, infatti, rischia di passare inosservata anche ai controlli più accurati e meticolosi.
A segnalare al Dipartimento la commercializzazione, per ora solo all’estero, “di un nuovo tipo di pistola pieghevole” è stata Europol: l’arma si chiama ‘Lifecard’, è prodotta dalla società ‘Trailblazer’ ed è distribuita da due società statunitensi.
Il prezzo “suggerito al dettaglio” è di 340 euro circa. Lifecard, scrive l’azienda sul suo sito presentando il prodotto, è un “nuovo standard, una pistola che si può trasportare discretamente, non più grande di una pila di carte di credito. Sarà l’ultima pistola che tu abbandonerai”. Proprio le caratteristiche che preoccupano il Dipartimento.
“L’arma in questione, a colpo singolo calibro 22 long Rifle – si legge nella Circolare datata 9 gennaio – misura circa 8,57 centimetri di lunghezza, 5.40 di altezza e 1,27 di spessore”. E “quando ripiegata assume dimensioni esterne simili ad una carta di credito o un portafoglio sottile”.
La canna, la cartuccia ed il grilletto sono realizzate in acciaio, mentre la struttura e l’impugnatura, che contiene 4 proiettili, sono in alluminio. “Per le particolari caratteristiche costruttive – sottolinea ancora il Dipartimento – la pistola pieghevole, che di fatto non appare come un’arma, può essere trasportata in assoluta discrezione”. Ma non solo: “le iscrizioni” – nome, calibro, società produttrice – “possono essere facilmente rimosse o coperte in modo da camuffarla come un piccolo oggetto elettronico”.
Per tutti questi motivi il Dipartimento chiede dunque alle questure e ai presidi delle forze di polizia sul territorio di vigilare e porre la massima attenzione: tutte le “informazioni in ordine ad eventuali rinvenimenti o sequestri di armi aventi caratteristiche simili a quella segnalata”, vanno immediatamente trasmesse a Roma affinché gli apparati centrali possano avviare le opportune verifiche.
Fonte ANSA
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