Si è svolta oggi la premiazione dei vincitori della seconda edizione di “Welfare, che impresa!”, la call rivolta alle giovani start-up sociali chiamate a presentare progetti innovativi dedicati al welfare di comunità.
Le 150 idee in gara sono state valutate da una giuria composta da: Fondazione Snam, Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Golinelli, Ubi Banca, AICCON, TIRESIA, Politecnico di Milano, POLIHUB, Social Fare, Campania NewSteel.
In particolare, Fondazione Snam ha premiato “Tripmetoo”, la start-up di Salerno che opera nel settore turistico. Si tratta di una piattaforma di prenotazione web che permette al viaggiatore di personalizzare la propria esperienza di viaggio in base alle diverse esigenze e agli operatori del settore di valorizzare l’offerta, inserendola nel network Tripmetoo.
Fondazione Snam nasce per mettere a disposizione delle comunità la capacità di Snam di valorizzare competenze, costruire reti e produrre valore sociale. Con l’adesione a Welfare, che impresa! Fondazione Snam intende stimolare l’imprenditorialità e lo spirito pionieristico che permette alle startup di trovare soluzioni innovative e sostenibili alle sfide complesse della società.
Attraverso questa prima iniziativa Fondazione Snam mira a proporsi come innovatore sociale e catalizzatore di idee e progetti rivolti alle persone e ai territori, utilizzando la tecnologia come elemento di inclusione sociale ed economica”.
Tripmetoo è una startup innovativa a vocazione sociale nata nel 2017 in Campania e che opera nel settore turistico. Nasce da un team con competenze professionali multidisciplinari e che ha voluto introdurre una nuova chiave di lettura al concetto di viaggio. Tripmetoo parte infatti da un concetto fondamentale: Valorizzare la diversità umana abbattendo una barriera che è prima di tutto culturale! Il modello Tripmetoo mette al centro i viaggiatori e le loro esigenze, anche quelle speciali, permettendo loro di personalizzare l’esperienza di viaggio desiderata. Dall’altra parte permette agli operatori turistici di essere certificati o accompagnati all’accessibilità grazie al supporto tecnico Tripmetoo e di entrare in un network che valorizza i servizi turistici offerti.
Attraverso la piattaforma web Tripmetoo, l’utente anche con esigenze speciali, può personalizzare e comporre il proprio viaggio per “esperienza desiderata” (dal food, alla cultura allo sport), per “esigenza dell’utente” trovando informazione certe e dettagliate sull’accessibilità e per “territorio” selezionando offerte che valorizzano aspetti del territorio poco promossi ma anche le realtà, compreso il Terzo Settore, che vogliono promuovere i loro servizi.
La foto di copertina dell’articolo non corrisponde a nessuno del team Tripmetoo ma a un’altra startup