Quel pitbull era in casa da appena cinque giorni quando si è scagliato contro la piccola Rylee Marie, 3 anni, sbranandola a morte sotto gli occhi atterriti della nonna che non è riuscita a far nulla per fermarlo.
L’attacco è avvenuto domenica: Jason era andato dal fratello e aveva lasciato sua madre con la bambina. Cosa abbia fatto scattare la ferocia dell’animale non è chiaro, fatto sta che, appena cinque giorni dopo essere stato accolto da quella famiglia, Remington ha aggredito Rylee. La donna ha chiamato immediatamente il figlio, ma completamente sotto choc continuava a ripetere solo le parole “cane” e “bambina”. Jason si è precipitato immediatamente a casa, ha caricato la piccola sul suo camion e l’ha portata in ospedale. «Non c’è stato nulla che potessero fare – ha detto l’uomo in lacrime – Avevo comprato quel cane da un amico cinque giorni prima. Non avevo mai voluto cani in casa, ma avevo portato mio figlio per farlo incontrare con il pitbull e lui si era dimostrato affettuoso: lo leccava e giocava tranquillamente con lui. Nei primi giorni a casa continuava a comportarsi nello stesso modo. Mai avrei pensato a una cosa del genere».
Quando la polizia è arrivata a casa dei Dodge, il cane ha tentato di aggredire un poliziotto, che a quel punto gli ha sparato uccidendolo. «Avevo chiesto agli agenti di ucciderlo – ha continuato Jason – O lo facevano loro o lo avrei fatto io. Adesso sono devastato dalla perdita di mia figlia, non so come riuscirò ad andare avanti». Lunedì Jason ha scritto un commovente post su Facebook per la sua bambina: «Mi manchi. Mi dispiace per quello che ti è successo: avevo promesso che non avrei mai permesso a nessuno di farti del male e, invece, non sono riuscito a proteggerti. Ti amerò per sempre e questo non cambierà mai».
Fonte Leggo.it
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