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Omicidio Vassallo senza un colpevole: la giustizia alza bandiera bianca

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Resta senza nome l’autore dell’omicidio di Angelo Vassallo il sindaco di Pollica ucciso il 5 settembre del 2010 in una stradina secondaria di Acciaroli non lontano da casa.

Il sindaco venne ucciso mentre era nella sua Audi station wagon grigia. Freddato con almeno nove colpi di pistola. Sette anni e quasi cinque mesi dopo, le lunga indagine sta per concludersi con un nulla di fatto. L’ultima proroga concessa dal gip di Salerno, annunciata con entusiasmo nel giugno scorso dalla presidente della commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, si esaurirà a febbraio. A scriverlo il quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Un omicidio senza colpevole, che resta con un sospettato su cui mai gli inquirenti hanno avuto in mano elementi da poter inserire in un’ordinanza cautelare.

In oltre sette anni, tutte le piste sono state scandagliate, sull’attività amministrativa e privata di Vassallo: l’abusivismo, le speculazioni, le concessioni turistiche, gli appalti. Nulla è stato trovato, nulla è emerso neanche dall’esame di ben 100 pistole possedute regolarmente nella zona. È rimasta solo la pista dello spaccio di droga, gestita nel 2010 ad Acciaroli da un gruppo di napoletani di Secondigliano che si sperava portasse alla verità sull’omcidio. Ma sulla morte di Vassallo, per ora, gli inquirenti dovranno archiviare.

Fonte Il Mattino in edicola

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