Ragionare di cose di campo col mercato aperto è davvero complicato. E mister Colantuono, nel preparare la sfida di sabato col Venezia, non potrà non tener conto anche delle “distrazioni” derivanti dalle liste di trasferimento aperte. L’ultimo “caso” in ordine cronologico riguarda Bernardini. Il difensore di Domodossola, in ripresa dopo l’affaticamento al polpaccio, sta provando a stringere i denti, ma la querelle relativa al suo rinnovo contrattuale potrebbe spingere l’allenatore (se lo vedesse distratto o se arrivassero indicazioni dall’alto) a non utilizzarlo.
Se Bernardini potesse giocare, la formazione anti-Venezia sarebbe praticamente fatta. Davanti ad Adamonis (preferito a Radunovic) giocherebbero il piemontese, Mantovani e Schiavi, con Pucino a destra e Zito sull’out opposto, Ricci ed uno tra Signorelli ed Odjer (al quale potrebbe essere concessa un’ultima chance) in mezzo; Sprocati a ridosso delle punte Bocalon e Rossi (Palombi entrerebbe nel corso della ripresa).
Se, invece, l’ex Livorno rimanesse fuori, mister Colantuono avrebbe due alternative: in difesa potrebbe essere chiamato in causa Popescu (e dalla cintola in su non cambierebbe nulla), oppure potrebbe arretrare Pucino sulla linea dei difensori, con l’inserimento di Di Roberto sull’out di destra (in questo caso Popescu potrebbe essere preferito a Zito a sinistra per ragioni di equilibrio).
Il tempo stringe e il tecnico laziale cercherà di comprendere, sia confrontandosi con Fabiani che con il diretto interessato, se sia il caso o no di utilizzare Bernardini, in un momento in cui il suo rapporto con la società di Lotito e Mezzaroma sembra essersi irrigidito. Inutile dire che, in questo momento, il suo contributo sarebbe estremamente importante, ma il mercato aperto può indurre ad effettuare valutazioni diverse.
colantuono si e’ venuto a prendere lo stipendio e si e’ finito di squalificarsi,se prima aveva 1 speranza di chiamata di allenare seriamente dopo l’accettazione della panchina della salernitana si e’ tarpato le ali….come si fa’ ad accettare una squadra senza prospettive della societa’.