Nella ripresa sembrano 45’ minuti di pura formalità ma invece l’ingresso di Firenze cambia la dinamica del match: proprio l’ex Vercelli al 49’ riapre i giochi. Dopo altri tre minuti Bentivoglio pesca il jolly con un gran destro dalla distanza. Dopo questi due schiaffi la squadra e la tifoseria realizza la paura. Inutili gli ingressi di Signorelli e Bocalon: è solo Venezia in campo con i campani praticamente scomparsi e in confusione. Al 40’ Zigoni sciupa il 3-3 con Adamonis che si riscatta e dopo sei minuti di recupero con continui errori da ambo le parti e l’espulsione per Ricci e Bentivoglio finisce un pomeriggio di ordinaria follia. Colantuono ha molto da lavorare ma anche Fabiani e la società sul mercato.
ANTEMATCH. Riprende dunque il campionato di serie B dopo quasi un mese di stop: 28 dicembre ultima gara dell’anno, ultima d’andata. La Salernitana naufragava a Palermo 3 a 0 dopo aver perso con lo stesso risultato, una settimana prima all’Arechi con il Foggia. Obbligatorio vincere alla prima del girone di ritorno con un solo innesto, Palombi, dal mercato di riparazione che chiude tra 11 giorni. Mercato che non ha entusiasmato la tifoseria granata molto scettica e che oggi diserterà l’Arechi dove la Salernitana non vince da oltre 2 mesi.
Colantuono prova a cambiare E passa con il 3-4-3. Davanti ad Adamonis ci sono Schiavi, Mantovani e Popescu. In panchina Tuia e in tribuna Bernardini (che non ha rinnovato in settimana dando luogo ad una scia di polemiche) cosi come Radunovic (vicino al Benevento). A centrocampo Zito, sulla fascia sinistra, farà le veci di Vitale, squalificato come Minala che sarà invece sostituito da Odjer, in tandem con Ricci. Tanto il mancino napoletano quanto il mediano ghanese sono in lista di sbarco e forse oggi sarà il loro ultimo banco di prova.
Pucino, che agirà largo a destra, completerà il quartetto di centrocampo, mentre davanti, pur non avendo – per stessa ammissione di Colantuono – i 90 minuti nelle gambe, l’ultimo (e unico) arrivato Palombi parte dal 1’ nel tridente con Rossi e Sprocati. In panchina Bocalon, originario di Venezia e Rodriguez.
Pippo Inzaghi schiera i lagunari con il 3-5-2. Difesa a tre dunque anche per il Venezia, come da prassi ormai consolidata. In porta ci sarà Audero, con Andelkovic, Modolo e il recuperato Domizzi in difesa. A centrocampo, da destra a sinistra, toccherà a Zampano, Fabiani, Bentivoglio, Pinato e l’ex Garofalo. In attacco, Marsura supporterà Zigoni con il neo arrivato Firenze pronto a subentrare a gara in corso. In panca anche il grande ex indimenticato Evans Soligo e il portiere Ghigo Gori. Manca l’altro ex Falzerano, fermato per squalifica. Arbitra il toscano Baroni dinanzi a meno di ottomila presenze.
Giornata di sole sull’Arechi dopo uno scroscio d’acqua mattutino. Cornice non certo delle grandi occasioni con una sparuta rappresentanza di tifosi lagunari salutati dai tifosi granata con uno striscione. Parte a testa bassa la Salernitana con gli ospiti che operano un efficace possesso palla. Al 5’ si sblocca la gara: cross al bacio di Pucino dalla destra, stacco imperioso di Rossi, Audero respinge ma Zito è più lesto di tutti a depositare in rete. Felice per la marcatura l’ex irpino che è in odore di cessione. Il Venezia cerca l’immediata reazione ma i granata sfiorano il raddoppio prima con Palombi di sinistro e poi con Ricci di destro. Veneti pericolosi al 10’ con Bentivoglio con un cross tagliato scacciato dai pugni di Adamonis. Buona Salernitana però nei primi quindici minuti. Pinato prova a mettere paura ma fa solo il solletico alla difesa granata.
Dopo una fase di stanca a ridosso della mezzora triangolazione tra Pucino e Ricci con quest’ultimo che in area conclude a botta sicura, Domizzi devia e la sfera si insacca alle spalle di Audero. Esplode l’Arechi per un meritato raddoppio. Al 33’ in contropiede Palombi elude la marcatura di Domizzi e tutto solo dinanzi ad Audero viene anticipato dal portiere reclamando nella circostanza un contatto dubbio, l’arbitro lascia correre. Il Venezia sbanda paurosamente e rischia l’imbarcata: al 35’ tris campano dopo una mischia in area con Palombi che deposita in rete dopo un batti e ribatti e grazie ad una deviazione di Rossi. Ritorna l’entusiasmo in casa salernitana. Inzaghi fa riscaldare Firenze mentre è il solo Bentivoglio a cercare di suonare la carica. In ripartenza Sprocati sfiora il poker ma sarebbe stata una punizione esagerata per il Venezia. Si torna negli spogliatoi con un risultato quanto mai blindato.
Squadre in campo per i secondi 45’ con Inzaghi che manda in campo Firenze per Modolo e proprio l’ex Vercelli al 4’ minuto ribadisce in rete un cross tagliato di Pinato dalla destra. Partita viva con lo stesso Pinato infortunato che lascia il campo a favore di Suciu. Curiosità proprio Firenze aveva già segnato ai granata quest’anno quando era alla corte di Grassadonia. Ma la partita è imprevedibile: all’8’ Bentivoglio con un destro dalla distanza riapre praticamente i giochi con Adamonis in ritardo. Mugugnano i settemila dell’Arechi. Colantuono corre ai ripari inserendo Signorelli per Palombi passando al 3-5-2.
Al 10’ Marsura addirittura sfiora il pari con una girata bloccata stavolta da Adamonis. Ma la squadra granata appare sfilacciata e impacciata, la brutta copia di quella vista il primo tempo. Al quarto d’ora Odjer prova a suonare la carica, il contatto in area ospite è regolare. Al 17’ Domizzi toglie un invitante palla a Rossi di testa. Dopo un contropiede sciupato da Pucino, Suciu ci prova con un destro dal limite che termina fuori. Dal rinvio Adamonis rischia la frittata rinviando sulla schiena di Fabiano che sfiora il gollonzo. Ma la difesa granata è in piena confusione. Al 26’ Bocalon rileva Rossi. Ma è sempre il Venezia a fare la partita alla ricerca di un pari che avrebbe dell’incredibile. Inzaghi alla mezz’ora inserisce Geijo per Fabiano. Sprocati sciupa un minuto dopo un invitante contropiede. Lo stesso esterno viene poi ammonito. Anche Geijo un minuto dopo viene ammonito per trattenuta allo stesso Sprocati.
Zito a terra per crampi, Colantuono manda in campo Tuia ma per Popescu. Al 38’ il match ball è per Zigoni che con un destro a giro esalta i riflessi di Adamonis che manda in corner. Ma la squadra lagunare cerca il forcing finale a cinque dal termine. Bocalon al 41’ non chiude la contesa con Domizzi che salva in corner. L’arbitro concede sei minuti di recupero, il Venezia è all’arma bianca. Ricci e Bentivoglio vengono alle mani e si beccano il rosso entrambi, il recupero si prolunga ulteriormente. Sembra non finire più con i fischi della curva granata. Al 53’ dopo un occasione per Odjer sciupata malamente Baroni fischia la fine e finisce cosi un pomeriggio di ordinaria follia all’Arechi. Colantuono ha molto da lavorare ma anche Fabiani e la società sul mercato.
Il tabellino:
SALERNITANA (3-4-3): Adamonis; Mantovani, Schiavi, Popescu (41’st Tuia); Pucino, Odjer, Ricci, Zito; Sprocati, Palombi (10’st Signorelli), Rossi (27’st Bocalon). A disp.: Russo, Kiyine, Alex, Di Roberto, Rodriguez. All.: Colantuono.
VENEZIA (3-5-2): Audero; Andelkovic, Modolo (1’st Firenze), Domizzi; Zampano, Bentivoglio, Fabiano (31’st Geijo), Pinato (6’st Sucio), Garofalo; Zigoni, Marsura. A disp.: Gori, Vicario, Mlakar, Cernuto, Del Grosso, Bruscagin, Stulac, Soligo. All.: Inzaghi.
Arbitro: Baroni di Firenze.
Ammoniti: Sprocati (S), Geijo (V), Odjer (S).
Esplulsi: Ricci (S), Bentivoglio (V)
Reti: 5’pt Zito (S), Ricci 30’pt (S), 35’pt Rossi (S), 4’st Firenze (V), 8’st Bentivoglio (V).
Spettatori: 7227.
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