A dirlo il Questore di Salerno Pasquale Errico in una intervista al quotidiano Il Mattino nel commentare i provvedimenti di rimpatrio con foglio di via obbligatorio e contestuale divieto di ritorno nel Comune di Salerno per i prossimi tre anni a carico di Ciro Torino, Carlo Verde, Francesco Iaquinardi, Gaetano Verde, Corrado Fiamma, Roberto Pagano, Antonio Marrazzo, Antonio Iaccarino e Alfonso Ciancia.
«Le conversazioni e le chat tra i nove ragazzi arrestati per devastazione l’altro giorno fanno emergere dei profili di alta pericolosità sociale confermati anche dagli interrogatori sostenuti con il gip: non possono giustificare le loro azioni come un gioco. Perché questo vuol dire che non hanno percezione della gravita dei loro comportamenti e delle ripercussioni che gli stessi possono avere».
Al momento sono tutti ai domiciliari ma, prima o poi, usciranno in attesa del procedimento giudiziario che definirà per loro una pena. Pena sulla quale loro stessi ci hanno ironizzato quando, in attesa di essere interrogati dai carabinieri, hanno commentato: «Cosa ce ne frega. Alla fine ci condanneranno ad un anno pena sospesa».