Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo de Luca, presentando alla stampa il nuovo piano ospedaliero e il provvedimento che porterà, nel giro di poco tempo, all’assunzione di nuovi 4000 addetti.
Inoltre è stato firmato un accordo con il ministero della Sanità che prevede lo stanziamento di 170 mln di euro per l’edilizia sanitaria “dopo 18 anni di non utilizzo di queste risorse”, ha evidenziato ancora De Luca.
Secondo le recenti decisioni assunte dalla Regione anche con le cliniche accreditate “saranno stipulati accordi biennali” mentre è stata prevista “una procedura più snella per consentire l’apertura di nuovi studi medici e dentistici senza la palude burocratica”.
“Siamo proponendo una svolta radicale – ha aggiunto sempre il Governatore – e adesso possiamo concentrarci sui miglioramento dei Lea, i livelli di assistenza. E già abbiamo risultati eccezionali per quanto riguarda i parti cesarei con una riduzione dal 48 al 36 per cento”.
«Con 4000 assunzioni entro soglia di sicurezza»
In un decennio nella sanità campana “sono state perse 13mila unità lavorative. Ne assumeremo 4000, quindi ci manteniamo entro la soglia di sicurezza”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla tenuta finanziaria del piano della sanità messo in campo dal governo regionale.
Nel 2007, ricorda De Luca, la Campania – tuttora commissariata – “aveva 7 miliardi di debiti e pertanto non possiamo mai sforare. E questo non succederà mai più”. La Campania manterrà “un controllo ossessivo sui conti – ha proseguito il Governatore – e sulla correttezza dei conti”.
«Entro estate via macigno debiti»
“Entro l’estate ci libereremo del macigno dei debiti della sanità campana”. Lo ha annunciato il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, parlando con i giornalisti a margine della presentazione dei provvedimenti assunti per la sanità, tra cui anche il nuovo piano ospedaliero.
“L’obiettivo è di eliminare il debito come abbiamo fatto con l’Eav”, ha detto ancora De Luca spiegando che così si potranno liberare le risorse – circa un 1 miliardo e duecento milioni l’anno – che proprio a causa della situazione debitoria si debbono mettere da parte.