La cerimonia religiosa, al quale sono invitati tutti coloro che, a diverso titolo, operano nel campo dell’informazione, della comunicazione e della divulgazione tra Cava de’ Tirreni e la Costa d’Amalfi, si concluderà con la lettura della preghiera del Giornalista e del messaggio di Papa Francesco per la 52esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.
La Santa Messa sarà trasmessa in diretta televisiva dall’emittente cavese RTC Quarta Rete (canale 654 del digitale terrestre).
«Un appuntamento consolidato per la nostra associazione che apre di fatto l’anno associativo – spiega il neopresidente Emiliano Amato – e che ci riunisce anche in un momento di confronto sullo stato attuale della nostra professione, partendo dal messaggio di Papa Francesco».
Al termine l’immancabile momento conviviale con un confronto aperto tra i partecipanti.
PREGHIERA DEL GIORNALISTA
“Signore, Tu mi hai chiamato a servire il prossimo attraverso i mezzi dell’informazione. Donami di farlo sempre nell’obbedienza alla verità, con il coraggio di pagare di persona affinché essa non sia mai tradita. Aiutami anche a coniugare la verità con la carità, per non ferire mai la dignità di nessuno e promuovere in tutto, per quanto a me possibile, la giustizia e la pace. Che io non faccia preferenze di persone, e sappia proporre le mie idee con umiltà, onestà e libertà di cuore. Donami di essere anche così un testimone dell’amore, che viene da Te, verità che libera e salva. Tu, che con Dio Padre vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen”.
SAN FRANCESCO DI SALES
Vescovo di Ginevra, vissuto a cavallo tra Cinque e Seicento, Francesco, o meglio François fu una sorta di precursore dell’informazione giornalistica moderna. Nacque nel 1567 nel castello di Thorens, in Savoia (Francia) da una nobile famiglia. Scoperta la sua vocazione sacerdotale, si distinse nella sua opera di apostolato nella regione dello Chablais, a sud del lago Lemano, riconquistata dal duca di Savoia, Carlo Emanuele, dopo essere stata per oltre mezzo secolo in mano ai calvinisti. Su circa venticinquemila abitanti solo un centinaio erano cattolici.
Francesco riuscì a vincere le resistenze della popolazione locale e ad aprire un dialogo ideando i “Memoriali”: compilava dei foglietti settimanali nei quali affrontava le verità di fede, illustrandole con un linguaggio semplice e riformulandole in maniera efficace e fruibile per i suoi lettori.
Silenziosamente li faceva scivolare sotto le porte o li affiggeva sui muri delle strade. San Francesco di Sales morì a Lione il 28 dicembre 1622 ma fu sepolto ad Annecy il 24 gennaio 1623. Nel 1655 fu dichiarato santo e nel 1877 proclamato dottore della Chiesa. Dal 1923 è patrono dei giornalisti cattolici.