Nel dicembre dello scorso anno le indagini avevano portato all’arresto di Curci con l’accusa di aver autoriciclato quasi 2 milioni di euro di provenienza illecita, finanziando, così per due stagioni la società sportiva del Foggia calcio. Le indagini e le dichiarazioni di Ruggiero Massimo Curci e di suo fratello Nicola Curci hanno fatto emergere importanti profili di responsabilità a carico di Fedele Sannella, che avrebbe ricevuto e riciclato personalmente parte di tali versamenti, per un importo complessivo di 378mila 750 euro in contanti, reimpiegandoli nel Foggia calcio Srl sia attraverso il pagamento in nero di atleti, allenatori e procuratori sia mediante pagamenti funzionali alla gestione della società calcistica.
La Dda di Milano (primo caso in Italia di una richiesta riguardante società calcistiche) ha richiesto al gip di commissariare per un anno la società, in considerazione del fatto che gli illeciti sono stati commessi dai suoi dirigenti. L’udienza è stata fissata per il 13 febbraio.