Per quella vicenda finisce a processo un operaio di 46 anni accusato di omicidio colposo. Il ragazzo era in compagnia del padre e di alcuni operai.
Il contatto che l’uomo provocò con la scala – muovendola dal lato opposto – e i fili dell’alta tensione generarono una scarica che non lasciò scampo al ragazzo. Morì in ospedale a Mercato San Severino, dove giunse in stato d’arresto cardiocircolatorio.
Al termine dell’udienza preliminare, il Gup Luigi Levita ha rinviato a giudizio l’uomo un 46enne, originario di Castellammare di Stabia