I risultati, in termini di salute che scricchiola, si vedono: malattie un tempo declinate soprattutto al maschile, a cominciare da quelle cardiovascolari, colpiscono sempre di più (e prima) anche il sesso femminile.
In Italia una donna su due è a rischio di una malattia di cuore – secondo la Società Italiana di Cardiologia – soprattutto dopo la menopausa. Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di mortalità e disabilità nelle signore over50 (nel 55 per cento dei casi contro il 43% degli uomini stima l’Onda, l’Osservatorio nazionale salute della donna) e si accompagnano ancora ad una scarsa consapevolezza della popolazione femminile che comporta ritardi diagnostici e terapeutici.
Le cause? Stress, vita sedentaria, fumo, troppo lavoro, dieta ipercalorica, diabete mellito e pressione alta. Uomini e donne in questo si assomigliano. Eppure molte considerano l’infarto, e il mal di cuore, roba da maschi, trascurando così i rischi che corre il loro muscolo, soprattutto dopo i 50 anni.
E sarà proprio il cuore delle donne il protagonista della prima giornata di lavori di “Donne che sanno”, il ciclo di sei incontri ( un appuntamento al mese dal 29 gennaio al 4 giugno) promosso da “Fondo Mario e Paola Condorelli” e da Altra Napoli, con il patrocinio di Regione Campania, Comune di Napoli, Società Napoletana Storia Patria, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Ipasvi, Ordine dei Medici, Federazione italiana medici pediatri di Napoli, Valore D, Federconsumatori e con il contributo di UniCredit, Fondazione Grimaldi Onlus, Ferrarelle, Fondazione Banco BPM. Obiettivo dell’iniziativa è l’alfabetizzazione sanitaria, ovvero migliorare la capacità dei singoli di capire ed elaborare le informazioni offerte dall’universo mediatico per effettuare scelte consapevoli sui temi della salute.
I professori Gianluigi e Momina Condorelli spiegheranno le finalità del Fondo in memoria dei loro genitori. Prevenzione, corretti stili di vita e controlli periodici. Ad affrontare questi temi durante la tavola rotonda “Cuore di donna”, con il prof. Mario Condorelli, Bruno Trimarco, professore di Cardiologia (Direttore Cattedra di Cardiologia Università Federico II di Napoli), Domenico Bonaduce, professore Medicina Interna ad indirizzo cardiologico e respiratorio (Università Federico II); Alaide Chieffo, responsabile ricerca clinica UO Emodinamica (San Raffaele Milano).
“In Campania – afferma il prof. Trimarco – registriamo un incremento dei fattori di rischio comportamentali, come l’obesità, e delle patologie, quali il diabete. Questo aumento riguarda sia gli uomini che le donne. Ma nonostante siano queste ultime ad occuparsi della salute dei familiari, sono le prime a non prendersi cura di loro stesse.
Nella nostra regione il 51 per cento delle donne non fa alcuna attività fisica regolare contro il 42% dei sedentari di sesso maschile, per di più una percentuale più elevata di donne ammette di non riuscire a smettere di fumare o bere alcol. Inoltre, sentono il peso dei costi che la salute comporta: in Italia, al Sud più che altrove, le donne si sottopongono a controlli e analisi solo quando li ritengono necessari, considerandoli troppo cari”. L’appuntamento è il 29 gennaio alle ore 16 presso la Società Napoletana Storia Patria, al Maschio Angioino.
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