E’ una vittoria che ridà fiato alla classifica dei granata, a -1 dal settimo posto occupato dall’Atalanta, oltre a riconsegnare al tecnico il bomber Belotti, entrato in campo al 18′ del secondo tempo per riassaporare il campo che mancava dall’infortunio al ginocchio del 27 dicembre.
Trentadue giorni di assenza che hanno pesato nelle gambe del ‘Gallo’, ancora lontano dalla forma migliore ma pronto a riprendersi il centro dell’attacco. Il Benevento, frizzante e incisivo in avvio, ha pagato a caro prezzo la difesa friabile e soprattutto la scellerata reazione del portiere Belec, espulso al 33′ del primo tempo per un calcione rifilato a Niang, colpevole di averlo ostacolato durante un rinvio: in 10 contro un avversario tecnicamente superiore, la squadra di De Zerbi non ha mai mollato la presa, non riuscendo però ad impensierire la retroguardia granata. Protagonisti lo spagnolo Iago Falque, un gol e un assist, e il franco-senegalese Niang, che oltre ad aver realizzato il gol del 2-0, ha causato l’espulsione di Belec: un giocatore rivitalizzato dalla cura Mazzarri, a differenza di Ljajic.
Il serbo ha collezionato la terza panchina consecutiva, compiendo un altro deciso passo verso l’addio, con lo Spartak Mosca ad attendere il suo sì. Dopo aver sbloccato la partita in avvio con Iago Falque, il Torino ha accusato la verve del Benevento, spregiudicato sulle fasce con D’Alessandro e Guilherme e incisivo con Coda: nel momento migliore dei sanniti è arrivata la follia di Belec, che ha stravolto tatticamente le idee di De Zerbi.
Il raddoppio di Niang, bravo a convertire l’assist di Falque con un bel diagonale di destro, ha chiuso virtualmente la partita, il terzo di Obi convalidato dal Var ha tagliato le gambe ai giallorossi. Nella ripresa, oltre al rientro di Belotti, anche il ritorno di Ansaldi, schierato da interno di centrocampo da Mazzarri: Torino che ha sfiorato il poker con Baselli, che ha sbagliato clamorosamente un gol già fatto ma che sarebbe stato una punizione troppo severa per un Benevento ancora ultimo, ma certamente deciso a lottare fino alla fine.
Fonte ANSA
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