La prima ha visto prendere la parola la sismologa storica Emanuela Guidoboni dell’EEDIS – Eventi Estremi e Disastri, Centro euro mediterraneo di Documentazione, sul tema: “Disastri sismici e ricostruzioni in Italia. Una riflessione sulle risposte sociali e culturali nel lungo periodo”.
La seconda parte è stata incentrata su un focus sugli ultimi terremoti italiani: quelli che hanno colpito il centro Italia e l’isola d’Ischia, con l’intervento oltre che del Presidente dell’IPE, Patrizia Angeli, anche del Presidente del Consiglio nazionale degli Ingegneri, Armando Zambrano il cui intervento è destinato a creare scalpore non lesinando pesanti accuse al Parlamento attaccando la classe politica.
Come riporta il sito de Ladenuncia.it, Zambrano ha dichiarato: “Al di là delle chiacchiere e delle promesse di ogni post-terremoto – continua – l’approvazione del pacchetto necessario di norme sulla messa in sicurezza (preventiva) trova ostacoli insormontabili di dubbia giustificazione: posso solo dirvi che vi sono delle lobby molto potenti in questo Parlamento che più volte hanno bloccato provvedimenti su cui pure avevamo raggiunto maggioranze nelle commissioni parlamentari. Nello sblocca-Italia, ad esempio, le norme erano passate in prima battuta per poi essere bocciate nella votazione alla Camera; eravamo riusciti a far inserire, sia dalla Commissione Lavoro che da quella ‘Ambiente’ e con il parere favorevole della Commissione Giustizia, nello jobs-act la redazione obbligatoria del fascicolo del Fabbricato”.
“Poi però il tutto è stato espunto e mi domando perché… Una spiegazione ce l’ho ma non la dico qui. Il 4 marzo ci sono le elezioni, il ministro Del Rio ci promise che avrebbe ripreso il Fascicolo del Fabbricato tramutandolo nell’obbligatorietà del certificato della sicurezza statica dei fabbricati negli atti di compravendita ma anche ciò non è avvenuto”. Sul sisma-bonus: “Insufficiente per motivi burocratici: dalla nostra intervista a circa 5mila ingegneri è emerso che non più del 30% conosce la misura e che solo 10% la applica. Qualcosa di sbagliato, nell’impianto, c’è”.
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