L’ADISURC rende noto che dal 31 dicembre dello scorso anno si è concluso il processo di liquidazione e scioglimento delle sette ADISU della Campania e che, dal primo gennaio, il diritto allo studio universitario campano è gestito esclusivamente dall’ADISURC che ha un solo Consiglio di Amministrazione, un solo bilancio, un solo istituto cassiere, un solo piano di attività ed una sola delegazione trattante di parte pubblica.
La mancata costituzione e la conseguente mancata comunicazione di parte sindacale della propria delegazione trattante, nonostante già due solleciti scritti del Direttore Generale, ha impedito, e tuttora impedisce, di avviare regolari relazioni sindacali tra i soggetti legittimati, che non sono più, ovviamente, quelli a suo tempo accreditati alle ADISU disciolte e, per di più, di due sole ex ADISU di Napoli, sulle sette dell’intera Campania.
Auspicando che avveduti dirigenti sindacali della Campania o che la stessa invocata Prefettura riescano a far comprendere ciò a chi non ha ancora chiara la nuova realtà giuridica e amministrativa in cui deve attualmente operare con pienezza di legittimazione, l’ADISURC resta in attesa che la parte sindacale accrediti i propri rappresentanti presso l’Azienda, indicando i nominativi della delegazione trattante di parte sindacale da invitare agli incontri e alle trattative, titolari delle prerogative sindacali e abilitati a rappresentare, con piena legittimazione, i dipendenti tutti dell’ADISURC.
Per quanto poi attiene alle considerazioni sul diritto allo studio universitario in Campania, la qualificata valutazione spetta agli studenti, alle loro famiglie, al mondo universitario e politico non essendo noto dove stessero, che facessero e con chi quei sindacalisti che si sono espressi in merito allorchè le borse di studio a Napoli si pagavano con anni di ritardo.
IL DIRETTORE GENERALE
(dott. Ciro Romaniello)
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