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Elezioni: Di Maio chiude liste, “con noi incensurati e competenza”

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“Per Renzi la composizione delle liste è stata un’esperienza devastante, per me è stata entusiasmante”. Luigi Di Maio decreta la chiusura delle liste M5S, operazione spinosa e destinata, nel Movimento, a lasciare più di uno strascico.

Ma il candidato premier, cavalcando le tensioni di queste ore, ribalta lo schema e accende i fari sui problemi che gli altri, a cominciare da Matteo Renzi, hanno avuto nella scelta dei candidati. E pone una linea di separazione tra il M5S e gli altri: “La destra e la sinistra candidano impresentabili e paracadutati, noi abbiamo una squadra incredibile”.

E la squadra sarà presentata domani mattina, al Tempio di Adriano. Sul palco Di Maio porterà i candidati “esterni” di punta che il M5S candiderà agli uninominali: dall’olimpionico Domenico Fioravanti all’avvocato anti-ecomafie David Zanforlini fino all’economista Lorenzo Fioramonti che, tra l’altro, mercoledì sarà con Di Maio negli incontri con diversi investitori internazionali alla City di Londra. Non è stata una selezione semplice.

I “no” dalla cosiddetta società civile non sono stati pochi (quello di Milena Gabanelli, ad esempio) ma, alla fine, Di Maio può schierare una squadra infarcita di nomi simboli e profili “locali”, capace di mordere un elettorato trasversale: da quello più tradizionale o conservatore (con l’imprenditore lucano Salvatore Caiata o con “un ammiraglio” e “un capitano dell’esercito” di cui Di Maio non svela il nome) a quello più intellettuale, con una serie di accademici e presidenti di ordini professionali. E in queste ore si chiude anche la caotica parentesi delle parlamentarie.

Le ultime limature hanno visto la cancellazione di ulteriori candidati. Via Maria Cristina Gervasi e Alessandra Cocco nel collegio Estero (rispettivamente capolista per il SEnato e al secondo posto per la Camera), via in Campania 2 Senato Angelo Zanfardino (era in 2/ posizione) in merito al quale, 5 giorni fa, un attivista chiedeva via facebook: “ci fate conoscere Zanfardino? Pare che nessuno dei nostri amici (attivisti e non) ne abbia notizia”. In Sicilia, invece, scoppia il caso Ragusa. Il vice sindaco Massimo Iannucci, infatti, ritira per protesta la sua disponibilità a candidarsi come sindaco alle prossime amministrative.

“Non candidate alcun ragusano alla Camera e al Senato e allora cercatevi un altro candidato sindaco”, è la stoccata di Iannucci. Di Maio, comunque, tira dritto. Giovedì sarà assieme ad altri big a Milano per preparare l’ultimo mese di campagna. Un mese che, dopo settimane di rally in solitaria, vedrà il capo politico affiancato dagli altri volti noti del Movimento: da Roberto Fico, con la sua campagna a domicilio a Napoli, a Alessandro Di Battista, che il 1 febbraio inizierà il suo tour in camper per tutta la penisola

Fonte ANSA

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