Il provvedimento è stato introdotto all’esame dell’Aula dal Presidente della VI Commissione, Tommaso Amabile, e dalla consigliera Flora Beneduce.
“Assicurare la permanenza attiva degli anziani nel tessuto sociale è un modo non solo per dar loro nuovo mordente, ma soprattutto per esaltare una risorsa di esperienza e saggezza che altrimenti andrebbe perduta. Immaginiamo, tra le altre cose, uno scambio di saperi con i giovani, che non è solo una forma di solidarietà tra le generazioni, ma una fonte di accrescimento per tutti che va a colmare anche una carenza di affettuosità che il frenetico mondo attuale comporta” – ha detto Amabile (Pd).
“Invecchiamento attivo significa anche difendere gli anziani da un reato vergognoso che è quello delle truffe e dei raggiri, una violenza sottostimata, questa, all’interno di un fenomeno che negli ultimi anni si è intensificato, e che va contrastato con una rete di sostegno alla comunicazione e alla prevenzione all’interno dei nuclei familiari e delle strutture per la terza età” – ha sottolineato Beneduce (FI).
Il consigliere del M5S Luigi Cirillo ha annunciato l’astensione del proprio gruppo in quanto, pur condividendone lo spirito di fondo, esso – ha spiegato – non ha le necessarie coperture finanziarie.
L’obiettivo fondamentale della legge è valorizzare la risorsa-anziani e promuovere l’invecchiamento attivo, che coniughi la qualità della vita, il contrasto della emarginazione sociale, la tutela della salute, la piena partecipazione alla società. Nell’ambito delle proprie funzioni di programmazione, la Regione delinea interventi coordinati ed integrati a favore delle persone anziane per l’invecchiamento attivo e, per esse, collabora con i Comuni, singoli e associati, con le Asl, con le istituzioni scolastiche, con le Università, con il mondo associativo e del volontariato. In quest’ultimo settore, la Regione, per favorire l’impiego degli anziani in attività socialmente utili, sostiene il servizio civile volontario degli anziani con progetti specifici inseriti in protocolli operativi con gli enti pubblici; il testo unificato prevede, altresì, che i Comuni possano affidare alle persone anziane, singole o associate, la gestione gratuita di terreni comunali per le attività di giardinaggio, di orticoltura, e di cura dell’ambiente naturale. Il testo interviene sulla legge regionale n. 9 modificando l’articolo riguardo gli interventi in favore degli anziani vittime di raggiri e truffe.
La norma finanziaria prevede un incremento di euro 100.000.00 della Missione 12 (Diritti Sociali, Politiche Sociali e familiari) Programma 2 (Interventi per la disabilità).
Il Consiglio ha, altresì, approvato all’unanimità, con 37 voti favorevoli, la proposta di legge “Azioni per il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata e disposizioni per il Piano regionale per i beni confiscati. Modifiche alla legge regionale 16 aprile 2012, n.7” , ad iniziativa del Presidente della Commissione Speciale Anticamorra e Beni confiscati, Carmine Mocerino, della Vice Presidente Vincenza Amato, del Segretario, Vincenzo Viglione, del Presidente della Commissione speciale di controllo sulle società regionali, Luciano Passariello.
Ad introdurre il provvedimento la consigliera Vincenza Amato (Pd), che, nel ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla redazione di questo importante testo, ne ha illustrato i contenuti principali: “la proposta di legge si pone l’obiettivo di favorire il pieno riutilizzo sociale dei bei confiscati alla criminalità organizzata. A tal fine, essa mette in campo strumenti, quali: il Piano strategico per i beni confiscati ed il Programma annuale degli interventi per la valorizzazione dei bei confiscati; il Fondo unico per i beni confiscati, ripartito in tre macro aree funzionali, azione per le ristrutturazioni, azione per le start up, azione per la valorizzazione delle attività di riutilizzo dei beni confiscati; il rafforzamento dell’Osservatorio regionale per i beni confiscati, già istituito con la legge regionale 7/2012, che viene presieduto dal Presidente della Giunta regionale o suo delegato e le cui funzioni vengono puntualizzate al fine di renderle più efficaci; la Conferenza annuale sui bei confiscati, quale momento pubblico di confronto e di dibattito sull’attuazione della legge, la previsione dell’impiego delle risorse europee della programmazione 2014-2020 e delle eventuali risorse nazionali e regionali destinate alle politiche sociali per il raggiungimento degli obiettivi fissati”.
“Se oggi siamo qui a discutere di questa legge, il merito è di tanti uomini e donne che quotidianamente combattono contro la criminalità organizzata e che contribuiscono all’utilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata – ha detto il consigliere Vincenzo Viglione (M5S), che ha aggiunto: “per contrastare la criminalità, bisogna investire sulle potenzialità economiche e creare lavoro, anche attraverso il riutilizzo dei beni confiscati a fini sociali che possono essere un importante strumento per creare nuova imprenditoria e occupazione”.
Il Consiglio ha, inoltre, approvato con 34 voti favorevoli, del centrosinistra e del centrodestra, e 4 voti contrari del M5S, il Disegno di legge “Norme in materia di informazione e comunicazione istituzionale e di sostegno all’editoria locale” ad iniziativa del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Il ddl è stato introdotto dal Presidente della I Commissione, Alfonso Piscitelli.
“La I Commissione, raccogliendo diverse sollecitazioni dei suoi componenti, ha tenuto audizioni con autorevoli personalità del mondo giornalistico e dell’editoria regionale che hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa legislativa che colma un vuoto fondamentale nella nostra regione dando attuazione alla Legge 150 del 2000 in materia di informazione e comunicazione istituzionale” – ha sottolineato l’esponente del gruppo “De Luca Presidente” -. Nel rispetto degli articoli 9 e 21 della Costituzione e dell’art. 8 dello Statuto della Regione Campania, il disegno di legge riconosce il sistema integrato dell’informazione e della comunicazione quale condizione preliminare per l’attuazione ad ogni livello della forma propria dello stato democratico, riconosce e promuove il pluralismo dell’informazione e della comunicazione, quale strumento di crescita sociale e culturale, nonché quale diffusione di conoscenza della realtà territoriale regionale, sostiene il mondo dell’editoria e l’occupazione giornalistica. Questa legge rappresenta una grande conquista di qualità e di civiltà democratica” – ha sottolineato Piscitelli.
“Questa legge colma un gap della nostra regione e mette in campo uno strumento che accresce il pluralismo informativo, favorisce l’informazione e la sua importante funzione per la democrazia e per la cultura, e va nella direzione di valorizzare il lavoro giornalistico e le realtà editoriali campane. Per questo la sosterremo con grande convinzione” – ha detto il Vice presidente del Consiglio regionale, Ermanno Russo (FI).
“Questo disegno di legge attua la Legge 150/2000 e garantisce che negli Uffici Stampa lavorino persone iscritte all’Ordine dei Giornalisti e valorizza il lavoro dei giornalisti degli Uffici Stampa – sottolinea il capogruppo di Campania Libera, Psi, Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli – con questa legge facciamo un grande passo in avanti in termini di legalità e di professionalità e mettiamo in campo una legge importante e qualificante dell’azione dell’intero Consiglio regionale che auspico voglia approvarla all’unanimità. Sia come consigliere regionale che come giornalista, sono particolarmente contento di poter votare a favore di questa legge”.
“Siamo favorevoli a questa legge che apre una fase nuova e positiva nel segno della valorizzazione del lavoro giornalistico e dell’importante funzione dell’informazione e della comunicazione istituzionale, è una legge tanto attesa e, approvandola , abbiamo fatto il nostro dovere nei confronti del mondo dell’informazione” – ha detto il consigliere Luciano Passariello (FdI-AN).
“Questa legge è lacunosa, perché lascia fuori il mondo dell’informazione del web, perché non offre garanzie per la stabilizzazione dei precari ed un quadro contrattuale chiaro per i giornalisti, proposte che abbiamo avanzato in I Commissione e che non sono state accolte – ha detto il capogruppo del M5S Gennaro Saiello – che ha aggiunto : “il ddl, inoltre, crea un sistema di discrezionalità che consente di gestire le risorse in maniera non trasparente ed imparziale”.
Il disegno di legge regionale prevede azioni ed interventi volti a sostenere l’informazione e la comunicazione istituzionale attraverso la disciplina dell’organizzazione delle relative strutture previste dalla Legge 150/2000, ovvero Portavoce, Ufficio Stampa ed Urp, il Programma annuale delle attività di informazione e comunicazione, e il pluralismo informativo locale al fine di scongiurare l’impoverimento del panorama dell’informazione locale e la standardizzazione dei contenuti, sostenere l’innovazione organizzativa e tecnologica, salvaguardare i livelli occupazionali, contrastare la precarizzazione del lavoro giornalistico tutelandone la qualità e la professionalità, sostenere l’avvio di imprese di giovani giornalisti create da liberi professionisti in forma singola e associata e start up, secondo criteri di pari opportunità, qualità dell’informazione e inserimento di giovani nel mondo del lavoro.
A tal fine, il disegno di legge istituisce il Fondo regionale per il pluralismo informativo e l’innovazione dell’informazione locale prevedendo misure di sostegno per l’editoria radiotelevisiva locale e per la stampa quotidiana e periodica locale finalizzate, tra l’altro, all’innovazione tecnologica, alla conversione delle strumentazioni per la produzione di contenuti web, alla modernizzazione del sistema regionale di produzione dell’informazione locale, agli abbonamenti alle agenzie di stampa locali con sede in Regione Campania, alla produzione e trasmissione di notiziari radio televisivi su base locale.
Agli oneri derivanti dal disegno di legge per il Fondo regionale per il pluralismo informativo e l’innovazione dell’informazione locale si fa fronte con € 500 mila per l’anno 2018 e con € 1 milione per ciascuno degli anni 2019 e 2020.
Il Consiglio ha approvato all’unanimità un Ordine del giorno a sostegno dei giornalisti e dei poligrafici dell’Agenzia di Stampa Askanews.