Tasso di inattività sale al 34,8% – Dopo la diminuzione del mese scorso, a dicembre la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni cresce dello 0,8% (+112 mila). L’aumento interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età. Il tasso di inattività sale al 34,8% (+0,3 punti percentuali).
Nel trimestre ottobre-dicembre calano i disoccupati – Nel trimestre ottobre-dicembre, calano i disoccupati (-2,5%, -72 mila) e aumentano gli inattivi (+0,4%, +48 mila). Tornando a dicembre, su base annua, diminuiscono i disoccupati (-8,9%, -273 mila) e crescono gli inattivi (+0,3%, +34 mila).
Giù anche la disoccupazione giovanile – A dicembre la disoccupazione giovanile scende al 32,2%, in flessione di 0,2 punti percentuali rispetto a novembre. L’Istat precisa che, tenendo conto degli inattivi, l’incidenza dei disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è invece pari all’8,2% (cioè meno di un giovane su 10 è disoccupato), in calo di 0,2 punti rispetto a novembre. Il tasso di occupazione dei 15-24enni cala di 0,3 punti, al 17,3%, mentre quello di inattività aumenta di 0,6 punti, al 74,5%.
Occupati dicembre -66mila al mese, +173mila all’anno – A dicembre 2017, dopo la crescita del mese precedente, la stima degli occupati diminuisce dello 0,3%, pari a -66 mila unita’ rispetto a novembre, tornando al livello di ottobre. Il tasso di occupazione scende al 58,0% (-0,2 punti percentuali). Lo comunica l’Istat, nei dati provvisori. Su base annua si conferma, invece, l’aumento degli occupati (+0,8%) pari a +173 mila. Ma la crescita annua si concentra tra i lavoratori a termine (+303mila) mentre calano gli indipendenti (-105mila) e in misura minore i permanenti (-25mila).
si sa nel periodo di elezioni ci sono sempre miracoli…poi si torna alla realtà…disoccupazione al 40%!
Aumentano i precari però… o quelli assunti a tempo determinato… mah…
Solo contratti a tempo determinato
Aumentano i licenziamenti per fare spazio alle assunzioni a tempo determinato… grazie a questo governo. Il precariato non avrà mai fine.. poi con il “jobs act” non ne parliamo proprio