L’Interpol ha fatto circolare una lista di 50 sospetti combattenti dello Stato Islamico che ritiene siano recentemente sbarcati in Italia e potrebbero tentare di raggiungere altri Paesi europei. L’elenco, ottenuto dal Guardian, è stato redatto dal segretariato generale dell’organizzazione di polizia internazionale ed inviato il 29 novembre al ministero degli Interni italiano, che successivamente lo ha distribuito alle agenzie nazionali antiterrorismo di tutta Europa. I sospettati elencati sono tutti cittadini tunisini, alcuni dei quali sono stati identificati dalle autorità quando sono sbarcati in Italia.
Secondo le stime dell’Onu, circa 5.500 tunisini si sarebbero recati in Siria e in Iraq per combattere per il gruppo terroristico, più di ogni altro paese. Ora, dopo il crollo del suo «Califfato», i governi hanno espresso la preoccupazione che gli ex combattenti possano provare a lanciare attacchi in Europa. Quattro dei sospetti membri dell’Is sulla lista dell’Interpol sono già noti alle agenzie di intelligence europee.
Uno di loro «potrebbe aver già attraversato il confine italo-francese, per raggiungere Gard, un dipartimento nel sud della Francia, nella regione dell’Occitania», avverte l’agenzia. «Secondo le informazioni ottenute nel campo della cooperazione internazionale, i cittadini tunisini sono collegati a Daesh e avrebbero raggiunto l’Europa a bordo di imbarcazioni non identificate», ha aggiunto.
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