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Presenza sul territorio comunale del Circo Miranda Orfei: la nota del Comune

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A seguito della nota del Presidente dell’Ente Nazionale Circhi Antonio Buccioni il quale eccepisce l’illegittimità della modifica del Regolamento Tutela Animali con riferimento agli articoli relativi alla sezione “Mostre, fiere, esposizioni e circhi da installarsi in forma temporanea sul territorio cittadino” e precisamente riguardo il divieto di attendamento circhi, l’amministrazione comunale di Salerno a tal proposito sottolinea come in nessuna parte il Regolamento Tutela Animali sancisca il divieto di attendamento in quanto nel punto 1 è specificato a chiare lettere come il regolamento “si adopera, nel rispetto della legislazione nazionale e regionale vigente”.

Il regolamento tutela in maniera chiara il benessere degli animali sia per quanto riguarda le condizioni di trasporto che di detenzione nonché il “divieto in ogni caso qualora gli spazi a disposizione degli animali non corrispondono alle misure minime richieste e/o non conformi alle richieste di legge e del presente regolamento”.

Pertanto, fermo restando la propensione dell’amministrazione di voler accogliere circhi che non prevedano il lavoro di animali come da punto 8 paragrafo 2 del programma “Salerno 2020”, si chiarisce che la modifica del Regolamento Tutela Animali si perfezionerà nella sua interezza conformemente allo sviluppo parallelo della legislazione nazionale.

LA PROTESTA DI VEG IN CAMPANIA. 

L’articolo 21 bis approvato al comma 2 dal Comune di Salerno a febbraio del 2017 prevede che, a partire dal 1° aprile 2017, è fatto assoluto divieto, sul territorio comunale compresi i terreni privati, “di utilizzare e/o di esporre in attività di spettacolo e/o di intrattenimento, pubblico o privato, animali appartenenti alle specie selvatiche ed esotiche, quali individuati nelle linee guida dell’Autorità scientifica CITES e, segnatamente: Elefanti (tutte le specie); Felini (tutte le specie); Orsi (tutte le specie); Lupi (tutte le specie); Primati (tutte le specie); Rinoceronti (tutte le specie); Ippopotami (tutte le specie), Giraffe; Foche (tutte le specie); Otarie e Leoni marini; Cetacei (tutte le specie); Rapaci notturni e diurni”.

Sono passati appena dieci mesi dall’entusiasmo collettivo per quella integrazione che doveva rappresentare una svolta storica. Per gli animalisti del territorio, uniti dallo stesso senso di giustizia per il quale risulta inaccettabile uno spettacolo basato su addestramenti brutali, viaggi estenuanti e prigionia continua, dopo anni di presidi di sensibilizzazione all’esterno dei tendoni e di tante promesse elettorali non mantenute sin dal suo predecessore Vincenzo De Luca, è stato il momento di guardare al risultato.

Ma vedere la città che, negli ultimi giorni, è tornata ad essere tappezzata dai manifesti dei circensi, ha disatteso ogni speranza. Dall’8 al 14 febbraio, infatti, nel piazzale dello stadio Arechi a Salerno, si esibirà il Miranda Orfei / Darix Martini.

Nella sua pagina Facebook questo circo si vanta di avere “nel nuovo spettacolo 2017/18 anche il più vasto carosello di animali dai cavalli, agli elefanti, giraffa, lama watussi, zebre, cammelli, le tigri e l’immenso ippopotamo” e su un articolo da loro pubblicato si parla addirittura di “asinelli cavalcati da scimmie”, mentre “il festeggiato dello show è il grande pachiderma indiano The king Darix”.

Anche buona parte della cittadinanza aveva esultato per l’emendamento che finalmente, di fatto, avrebbe dovuto vietare l’attendamento dei circhi con animali. La sensibilità animalista è in continua crescita, i consensi erano tanti e Salerno era pronta per promuovere una nuova concezione del circo: rivoluzionario, poetico, tra giocolieri, contorsionisti, equilibristi, acrobati e clown. Un mondo onirico fatto di musica, suoni e luci, un circo che mettesse in luce solo la bravura dei suoi artisti, l’unico in linea con una società che si definisce civile.

Tuttavia, se questo spettacolo non subirà a Salerno sostanziali modifiche, ovvero se non si baserà esclusivamente sulle abilità umane, con una precisa e celere presa di posizione da parte del sindaco o di suoi rappresentanti, assisteremo all’ennesima sconfitta della politica locale.

Dove c’è un animale recluso c’è sofferenza e sfruttamento: è l’empatia il valore da trasmettere, non una realtà fatta di esseri senzienti ingabbiati per tutta la vita, la cui volontà viene piegata con la forza delle fruste e della fame solo per il nostro divertimento.

Non è presente a Salerno nemmeno il garante per la tutela degli animali a cui rivolgersi per far rispettare il regolamento comunale: come recentemente sollevato anche dal comitato spontaneo Uniti per Chicca, questa figura, approvata nel novembre del 2014 e di cui i salernitani ignorano l’esistenza, considerando che per qualsiasi emergenza/segnalazione/ richiesta di consigli ed informazioni fanno riferimento a singoli attivisti o rappresentanti delle associazioni animaliste, dura in carica tre anni, ma a tutt’oggi non risulta essere stata presentata ancora alcuna nomina.

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