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Tv: De Luca, esposto contro la Tgr Campania, è uno scandalo

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Parla di “episodi gravissimi da parte del servizio pubblico televisivo della Rai, in particolare della terza rete” che “ha fatto cose di una gravità inaudita contro la Regione Campania e la verità”. E per questo il governatore della Campania Vincenzo de Luca annuncia di “aver mandato un esposto alla commissione di Vigilanza”.

“Una settimana fa abbiamo fatto due iniziative, una il mercoledì e un’altra il sabato – dice nel corso della trasmissione in onda su LiraTv – e abbiamo presentato le due cose più grandi che riguardano la Regione, vale a dire il piano dei trasporti e quello della sanità. Ebbene il TgR della Campania non ha dato neanche la notizia”.

“È uno scandalo – ha aggiunto De Luca – parliamo di servizio pubblico che paghiamo noi, uno scandalo. E’ stato dedicato solo un minuto, come ultima notizia, prima di quelle sportive”. Per De Luca “o è un atto di censura politica da parte di chi fa il politicante nella Rai o di assoluta incompetenza professionale”.

“Abbiamo chi merita rispetto e chi fa il turista”, sottolinea. E aggiunge un attacco personale a un giornalista della testata “che viene fa l’intervista, ci fa perdere tempo e non trasmette nulla. Sono cose da psichiatria democratica”, prosegue, affermando che il cronista “offende tutti i giornalisti che si guadagnano il pane”.

“Ho mandato un esposto anche a Roma, alla commissione di Vigilanza – conclude il presidente della Campania – saremo attenti con un monitoraggio dei servizi. Credo sia doveroso fare informazione corretta”.

‘In Presa Diretta Campania come Kabul, è diffamazione’

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, definisce una “vergogna” la trasmissione Presa Diretta che “nei giorni scorsi ha fatto una trasmissione sulla nostra sanità descrivendoci come Kabul”. Ribadisce che si “è trattato di una diffamazione che quereleremo” e dice che “Rai 3 si conferma il principale strumento di diffusione di analfabetismo e demagogia nel nostro Paese, risponderemo con i fatti”.

“Non so cosa prendono se i pesci, sostanze che sarebbe meglio evitare – dice nel corso della trasmissione su LiraTv – l’unica cosa che non prendono è la verità. Non avevo assistito alla trasmissione, poi ho visto la registrazione, è uno scandalo, un’aggressione mediatica, una offesa a tutta la Campania, a migliaia di medici, infermieri”.

De Luca parla di “un servizio con immagini vecchie, ancora le formiche, mezz’ora di servizio senza intervistare nemmeno un direttore generale, non dico il presidente della Giunta”. “Si parla di Lea non sapendo che i dati ufficiali sono fermi al 2015.

E che stiamo a Kabul? – aggiunge – Non una immagine del Pascale, del Cardarelli, del Monaldi, del Ruggi D’Aragona dove abbiamo eccellenze. Hanno fatto vedere furbetti del cartellino non dicendo che erano immagini del 2014, lì dove noi abbiamo rimosso tutti. Poi hanno detto che De Luca ha presentato un nuovo piano, dicendo speriamo che basti, e che se la cavi. E’ stato uno scandalo, una diffamazione per la quale li quereleremo”.

“Ma si può vivere in un Paese come questo? – conclude – Sappiamo che in campagna elettorale la tentazione di fare politica politicante è fortissima ma li sbugiarderemo e gli faremo pagare i danni”.

Tgr Campania, attacchi inaccettabili

”Sono amareggiatissimo. Tutto ciò che ha dichiarato De Luca non corrisponde al vero. Sono sicuro che la mia azienda saprà difendere l’operato professionale e l’onorabilità mia e della mia intera redazione. La mia piena solidarietà al collega della mia redazione per il modo inaccettabile in cui è stato attaccato”. É quanto afferma Antonello Paolo Perillo, caporedattore centrale TGR Campania, in relazione ad alcune dichiarazioni e giudizi sul servizio pubblico del governatore campano Vincenzo De Luca.

Giudizi De Luca; sindacato, sconcertati e indignati

”Nel consueto spazio di una televisione privata salernitana che da anni vede protagonista il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il governatore si è scagliato con inaudita veemenza contro il servizio pubblico radiotelevisivo. Ci sconcertano e indignano il tenore e il contenuto delle dichiarazioni”.

É quanto si afferma in un documento sottoscritto dal Cdr della Tgr Campania, da Claudio Silvestri, segretario del Sugc, da Vittorio Di Trapani, segretario Usigrai. “La terza Rete ha fatto delle cose di una gravità inaudita contro la Regione Campania e contro la verità” dice il presidente, elencando una serie di presunte disattenzioni della Tgr Campania verso iniziative da lui ritenute importantissime – è scritto nel documento –

1) “Mercoledì mattina abbiamo presentato il Piano regionale dei trasporti. Il Tgr non ha dato neanche la notizia. E’ uno scandalo!” la prima accusa. Invitiamo il presidente, probabilmente mal informato, a guardare il telegiornale delle 19,35 per ascoltare il servizio andato in onda e l’intervista da lui rilasciata”.

2) “Sabato alle 14 non viene data nemmeno la notizia della conferenza stampa sul Piano ospedaliero e viene mandato in onda solo un minuto nel notiziario delle 19,35, prima delle notizie sportive e senza titolo” continua. Invitiamo il presidente a guardare il telegiornale delle 14 di quel giorno, per rendersi conto della cronaca che ha stravolto l’impaginazione del notiziario (obbligandoci a una inevitabile scelta dei titoli) e il telegiornale delle 19,35 dove il servizio sul Piano ospedaliero è andato in onda anche stavolta corredato da una sua intervista, non alla fine del telegiornale come lui lascia intendere, ma a metà del notiziario, subito dopo le tragiche notizie di cronaca (questo l’elenco: slavina a Roccaraso con due campani travolti, violenze baby gang, intervista al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori sulle baby gang, appello del cardinale Sepe dopo gli atti di violenza tra minori, omicidio a Teverola)”.

Prosegue il comunicato del sindacato: ”Il presidente, inoltre, omette di specificare, o forse dimentica, che il giorno successivo il tema è stato trattato con un ulteriore servizio di approfondimento di oltre 2 minuti, corredato da grafica digitale per descrivere al meglio le novità del Piano da lui presentato.

Premesso che il Governatore della Regione Campania dovrebbe avere compiti diversi da quello di decidere la durata dei servizi o il loro ordine di messa in onda (ruolo egregiamente svolto dal nostro caporedattore, territorialmente responsabile delle scelte editoriali della Tgr Campania), ci dispiace constatare che la massima istituzione regionale immagini che la Tgr sia un suo personale ufficio stampa”.

”Riteniamo le parole utilizzate dal Governatore (“un atto di censura politica”) gravemente lesive della dignità dell’intera redazione, che mai consentirebbe un’informazione che occulti la verità. Forse abituato a monopolizzare l’informazione dalle tribune delle televisioni private, De Luca ha dimenticato il ruolo super partes del servizio pubblico radiotelevisivo. Inaccettabili le parole indirizzate al collega che abitualmente segue la politica, definito ‘un turista, uno zerbinotto, vestito come un personaggio da operetta, assunto in maniera clientelare’.

Affermazioni per le quali il governatore dovrà rendere conto in tutte le sedi opportune. Massima solidarietà al collega che con comprovata correttezza ha sempre garantito l’assoluta imparzialità nel seguire l’informazione politica”. “Nei prossimi giorni faremo un monitoraggio dei servizi”, minaccia De Luca.

Anche qui – rileva il sindacato – senza averne alcun titolo, mostrando un evidente disprezzo per la ripartizione dei poteri; ma paradossalmente ne siamo lieti, perché in questo modo il governatore, guardando con maggiore attenzione i nostri telegiornali, potrà rendersi conto della correttezza e imparzialità dei nostri servizi. Ricordandogli che, soprattutto nel periodo elettorale, il nostro lavoro è già ampiamente monitorato dall’Osservatorio di Pavia e da organismi che tutelano il pluralismo politico come la Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai”.

”Abbiamo avuto sempre la schiena dritta e non abbiamo mai abbassato la testa di fronte ad alcuna minaccia. Non lo faremo certo stavolta. La nostra risposta, come sempre, sarà la qualità del nostro lavoro. Più volte, in passato, apprezzato dallo stesso Governatore. Dall’azienda, chiamata in causa anche per un attacco a “Presa Diretta”, ci aspettiamo una forte e immediata azione a tutela della professionalità e dell’onorabilità dei giornalisti del servizio pubblico radiotelevisivo” conclude il documento.

FONTE ANSA

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